Vertice in Prefettura sull’ordine e la sicurezza: “Nessun caso di razzismo”

Le indagini in corso non escludono nessuna pista ma per gli inquirenti, quello che è certo, è che non ci sono elementi per pensare a un gesto razzista o per ipotizzare collegamenti con i fatti nazionali dei giorni scorsi. Al vaglio ci sono ogni possibile collegamento tra l’incendio doloso di quattro vetture al campo sinti di via Orzinuovi e le bombe carta lanciate contro le casette di via Gatti per il momento escluso. Di questo si è parlato ieri in prefettura nel corso della riunione del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica. Una riunione convocata due giorni fa, dopo che in prefettura le forze dell’ordine si erano già incontrate. Il prefetto di Brescia Annunziato Vardè ha spiegato che sin da lunedì mattina era stato deciso un potenziamento dei controlli nella zona del campo Sinti, ma anche delle casette un tempo utilizzate dagli operai che hanno costruito la metropolitana e, da allora, «occupate». Nessun pericolo per il sindaco Emilio Del Bono avvalorato dalle tesi portate in riunione anche dal rappresentante della comunità sinti. Le indagini in ogni caso stanno procedendo, com’era emerso anche lunedì, grazie anche alle telecamere. In alcune immagini prelevate dai carabinieri si vede un’ombra aggirarsi tra le auto. Ci sono poi quei furgoni su cui sarebbe stato collocato del liquido infiammabile, senza però arrivare a provocare i danni. Il colonnello Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri, ha spiegato ieri che quella di via Orzinuovi è una situazione completamente diversa da quella di Cazzago, dove nei giorni scorsi nel campo nomadi un 40enne è stato ferito a una gamba da due colpi di pistola. Differenza anche solo per il fatto che in un caso si tratta di sinti e nell’altro di rom. È stato inoltre ribadito che in via Orzinuovi sono stati i carabinieri di pattuglia a intervenire per primi dopo aver visto il fumo. Quanto alle indagini, di cui si sta occupando la Digos, sulle due bombe carta lanciate contro le casette il questore Vincenzo Ciarambino ha spiegato che la polizia sta lavorando per cercare immagini di sistemi di videosorveglianza nella zona. In entrambi i casi l’attività investigativa sta proseguendo a pieno ritmo