La provincia di Brescia scivola al 28° posto nella Qualità della vita 2025 del Sole 24 Ore, perdendo otto posizioni rispetto all’anno scorso. Il territorio, con una popolazione di 1.266.138 abitanti, mostra performance molto diverse tra le sei aree analizzate: eccelle nell’ambiente, fatica invece su sicurezza, demografia e cultura.
Il risultato più rilevante arriva dal capitolo Ambiente e servizi, dove Brescia conquista il 1° posto nazionale, confermandosi leader per qualità delle infrastrutture e dei servizi pubblici. Bene anche Ricchezza e consumi, che balza al 16° posto grazie a un miglioramento di 19 posizioni, e Affari e lavoro, in crescita al 35° posto (+8).
Molto meno positivi i dati su Giustizia e sicurezza, area in cui la provincia scende all’81° posto (-9), e su Cultura e tempo libero, ferma alla 57ª posizione (-13). Il calo più netto riguarda però Demografia e società, che arretra al 27° posto con una variazione negativa di 18 posizioni, segnale di una condizione demografica fragile e di un crescente squilibrio tra fasce d’età.
Tra i singoli indicatori, Brescia raggiunge la 1ª posizione per l’illuminazione pubblica sostenibile, mentre è 104ª per numero di librerie ogni 100mila abitanti.
La fotografia locale si inserisce in una tendenza nazionale che vede Trento al vertice della classifica, seguita da Bolzano e Udine. Le due province autonome, che registrano anche il più alto livello di soddisfazione soggettiva dei cittadini (61,9% secondo Istat), dominano un podio tutto settentrionale. Completano la top ten Bergamo, Bologna, Treviso, Padova, Milano, Parma e Sondrio, confermando il divario strutturale con il Mezzogiorno, dove Cagliari è la prima provincia soltanto al 39° posto e Reggio Calabria chiude la graduatoria per il secondo anno consecutivo.
L’indagine, giunta alla 36ª edizione, si basa su 90 indicatori suddivisi in sei macro-aree – dalla ricchezza all’ambiente, dal lavoro alla cultura – con un sistema di punteggio che assegna 1.000 punti al valore migliore e 0 al peggiore, distribuendo le altre province in proporzione. Molti dei dati sono aggiornati al 2024, con una ventina di indicatori riferiti al 2025.













































