È morto Cesare Romiti, 97 anni, per 25 alla guida della Fiat .

“Uomo Fiat, nel 1976 diventa direttore generale dell’azienda automobilistica torinese, nella quale rivestirà anche la carica di amministratore delegato e presidente del 1996 al 1998.

Sotto la sua guida il marchio torinese si espande sia a livello internazionale che a livello nazionale, consolidando gli stabilimenti produttivi sul territorio italiano. Dopo aver realizzato nuovi insediamenti in Venezuela e in Brasile, Romiti contribuisce alla creazione dell’Iveco e, nel settore delle telecomunicazioni, all’acquisizione della Società Telettra. Non solo: in questo periodo Romiti, oltre a dedicare particolare attenzione al campo dell’addestramento e della formazione del personale, si occupa anche della fusione con Alfa Romeo (rilevata dall’Iri) a Foggia nella Sofim.

Alla fine degli anni Settanta, poi, deve fare i conti con questioni scottanti: non solo il terrorismo, ma anche i rapporti con i sindacati. Una prolungata vertenza con i sindacati, in particolare, si conclude con la sollevazione di quadri e impiegati dell’azienda, che impone ai sindacati stessi di accettare tutte le condizioni che fino a quel momento erano state rifiutate.

Uscito dalla Fiat nel 1998, diventa presidente di Rcs (carica che mantiene fino al 2004), e fonda Gemina, società finanziaria che controlla il gruppo editoriale di via Solferino. Poco dopo, entra a far parte anche di Impregilo, società di ingegneria e costruzioni di cui rimane presidente fino al 2006.