La politica low-cost non esiste più. La corsa per entrare a palazzo Loggia è costata all’incirca 450mila euro, il doppio rispetto alle elezioni del 2013.

Tra manifesti, volantini, comunicazioni, incontri le spese sono volate alle stelle e i dati che più fanno scalpore riguardano i due candidati della scorsa campagna elettorale: Emilio Del Bono e Paola Vilardi.

L’attuale Sindaco di Brescia ha speso all’incirca 80mila euro, giustificati in 55mila per materiale e mezzi di propaganda, 22mila per la distribuzione del materiale e 2.332 per manifestazioni ed eventi.

5 anni fa, sempre Del Bono, spese meno di 70mila euro quando ebbe la meglio sull’allora sindaco uscente Paroli. Fondamentali per l’attuale Primo cittadino bresciano i contributi derivanti da partito, società e amici.

Cifre raddoppiate, al contrario, per Paola Vilardi. L’esponente di Forza Italia per concorrere alla carica di Sindaco ha speso ben 170mila euro, il doppio rispetto a Del Bono. Sforzo economico che la Vilardi ha dovuto sostenere personalmente, senza aiuto alcuno.

Una massiccia campagna di comunicazione tv, giornali e manifesti che, però, non ha portato gli effetti sperati.