Sono settimane decisive e calde per Fabio De Pedro. Il 19 giugno prossimo il sindaco di Paspardo, insieme al vicesindaco con delega al coordinamento dell’attuazione del programma e al commercio Caterina Dassa, e ad Aristide Salari, assessore con delega ad Urbanistica e Lavori pubblici e cimiteriali, sarà davanti al giudice dell’udienza preliminare che deve decidere se rinviarlo a giudizio o dichiarare il non luogo a procedere.

L’udienza preliminare è dei giorni scorsi ed è arrivata al termine di indagini portate avanti dal pm Ambrogio Cassiani, a portare alla luce un sistema, sbagliato e illecito. Un metodo dalla duplice finalità: assegnare i lavori agli amici e farlo senza ricorrere alle procedure di bando europeo.

Per gli inquirenti De Pedro, con la collaborazione di Dassa e Salari, divideva un unico lotto i più lotti, in modo da suddividere l’importo necessario per l’intera opera chiavi in mano in diverse quote inferiori a 40 mila euro. Uno schema applicato agli interventi per la riqualificazione energetica della sede del Comune: una spesa di poco superiore a 250mila euro. I tre sono accusati di turbativa d’asta.