Il Pil dell’Italia, dopo il calo dell’8,9 per cento del 2020, registrerà una crescita del 4,2 per cento nel 2021 e del 4,4 per cento nel 2022. Questo il dato per l’economia italiana contenuto nelle previsioni di primavera pubblicate oggi dalla Commissione europea.

L’Italia figura allineata, sia per l’anno in corso che per il prossimo, alla media di crescita economica dell’Unione europea, stimata al 4,3 per cento nel 2021 ed al 4,4 per cento nel 2022. I Paesi dell’Ue che registreranno la crescita maggiore nel 2021 saranno Spagna e Francia, rispettivamente a 5,9 per cento e 5,7 per cento. La crescita italiana per quest’anno si attesta al nono posto sui 19 Stati dell’area euro. Secondo le previsioni, inoltre, le vaccinazioni e l’allentamento delle restrizioni stanno aprendo la strada alla forte ripresa dell’economia italiana nella seconda metà del 2021.

Gli investimenti sostenuti dall’Unione europea dovrebbero portare l’economia verso un percorso di espansione sostenuto, che dovrebbe consentire alla produzione di tornare al suo livello pre pandemico entro la fine del 2022. A causa del sostegno politico esteso, il disavanzo pubblico e il livello del debito dovrebbero aumentare ulteriormente nel 2021 prima di diminuire nel 2022. Il debito pubblico per l’Italia, secondo la Commissione Ue, toccherà quasi il 160 per cento del Pil nel 2021 e si attesterà al 156,6 per cento nel 2022. Il deficit sarà all’11,7 per cento del Pil quest’anno e al 5,8 per cento nel 2022. La Commissione ha inoltre spiegato che le misure incluse nel bilancio 2021 implicano un impatto in aumento del deficit di circa l’1,4 per cento del Pil nel 2021. Alcune di queste misure dovrebbero essere parzialmente finanziate con risorse Next Generation Eu.

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha illustrato in conferenza stampa i dati contenuti nelle previsioni di primavera della Commissione Ue.

“In Italia gli investimenti e le riforme sostenute dal dispositivo di ripresa e resilienza (Rrf) giocheranno un ruolo importante nel sostenere la ripresa“, ha osservato il commissario Ue, parlando di un “forte rimbalzo nella seconda metà del 2021”, a seguito del quale “l’economia è destinata a intraprendere un percorso di espansione sostenuto, che dovrebbe consentire alla produzione di tornare ai livelli precedenti la pandemia entro la fine del 2022″.

”La pandemia si evolverà in un modo che consentirà di allentare marginalmente le restrizioni nel corso del secondo trimestre”, ha spiegato il Gentiloni, secondo cui ciò avverrà grazie all’accelerazione della campagna di vaccinazione che permetterà di procedere con gli allentamenti delle restrizioni.

Secondo le previsioni economiche di primavera della Commissione europea, il rilascio della domanda dei consumatori repressa dovrebbe aiutare l’economia italiana a riprendersi, una volta allentate le misure di contenimento. Riguardo infine il tasso di occupazione in Italia, la Commissione europea stima che dopo il -10,3 per cento del 2020, questo passerà al 5,3 per cento del 2021 per arrivare al 2,2 per cento nel 2022. La disoccupazione, invece, dopo aver registrato il 9,9 per cento nel 2020, arriverà al 10,2 per cento quest’anno per scendere al 9,9 per cento il prossimo.