L’AN Brescia saluta la stagione 2018/2019. Un anno nel quale la banda di Bovo ha raggiunto come ogni anno le finali di Coppa Italia e scudetto e per la quarta volta consecutiva le finals di Champions. Un anno difficile emotivamente per la scomparsa di Piero Borelli, pilastro della pallanuoto bresciana ed italiana.

Capitolo scudetto. Regular season perfetta per i ragazzi di Bovo che hanno vinto tutte le sfide, eccezion fatta per la partita a Genova persa contro la Pro Recco, favore poi restituito in casa il 7 maggio. L’AN Brescia dopo 6 anni ha vinto la regular season e si è presentata a Trieste determinata ad alzare la coppa che manca dal 2003. Per la prima volta dal 2013, l’AN ha avuto a disposizione una semifinale abbordabile contro il Posillipo che in realtà ha messo in difficoltà e non poco la squadra di Bovo. Nonostante i pericoli e la tripletta dell’ex Manzi, il Brescia è andato in finale contro gli eterni rivali del Recco. Rispetto alle stagioni passate, quella della piscina Bruno Bianchi è stata una partita apertissima fino all’ultimo. Anzi, l’AN ha avuto anche la forza di riprenderla dopo uno svantaggio consistente e la speranza di portare la partita ai rigori si è fermata sul palo colpito da Figlioli.

Capitolo Champions. Girone A impeccabile, soprattutto se si pensa che 3 delle quattro semifinaliste ad Hannover sono state avversarie dell’AN durante la fase a gironi. Un risultato, quello del sesto posto, che è arrivato dopo delle Final Eight giocate tatticamente alla perfezione. Quello che è mancato, forse, è stata un po’ di cattiveria e cinismo sotto porta. L’AN il suo personale girone l’ha chiuso al terzo posto, dietro Recco e Barceloneta, mettendosi alle spalle la vincente ovvero il Ferencvaros. Un rollino di marcia invidiabile, con i senatori che hanno trascinato la squadra, caduta solamente con la Pro Recco, due volte, e con la Dynamo Mosca. Ad Hannover poi, la sconfitta bruciante di misura contro l’Olympiakos, squadra finalista e molto più attrezzata del Brescia. Il tratto distintivo dei ragazzi di Bovo però è la grinta messa in vasca. Sotto questo punto di vista, a parità di mezzi, le calottine biancoblù sono per distacco la squadra migliore.

Cala dunque il sipario su un’altra stagione, giocata sempre a livelli altissimi con la solita voglia di vincere. Ne arriverà un’altra nella quale l’AN ancora di più vorrà essere protagonista lottando su tutti i tre fronti per limare ancora di più il gap con le grandi d’Europa.