Legambiente ha diffuso i risultati della campagna Goletta dei Laghi 2025, dedicata al monitoraggio della qualità delle acque dei principali bacini lacustri italiani. In Lombardia sono stati analizzati 32 punti su cinque laghi, tra cui Garda e Iseo. Delle 32 analisi, 15 sono risultate oltre il doppio dei limiti di legge per la presenza di batteri fecali e sono quindi classificate come “fortemente inquinate”, 2 “inquinate”, mentre 15 si collocano nei limiti previsti.

Per quanto riguarda il Garda, sul versante bresciano sono stati prelevati sei campioni. Quattro di questi, localizzati rispettivamente nei comuni di Salò, Padenghe, Toscolano Maderno e Desenzano del Garda, sono risultati fortemente inquinati. Entro i limiti di legge rientrano invece i punti analizzati a Toscolano Maderno, alla foce del torrente Toscolano, e a Sirmione, alla foce del torrente in località Santa Maria di Lugana.

Per quanto riguarda il Sebino quattro dei cinque punti monitorati hanno restituito valori superiori di oltre il doppio rispetto ai limiti normativi. Si tratta dei campioni prelevati a Sulzano e Pisogne (gli unici bresciani), Pizzo e spiaggia “Bar delle Rose” nella Bergamasca. Solo uno dei punti, la foce del torrente Borlezza a Castro, risulta nei limiti. Lo scorso anno, tutti e cinque i punti analizzati erano risultati fortemente inquinati.

Il monitoraggio effettuato da Goletta dei Laghi si concentra su aree considerate a rischio, come foci di torrenti e canali, per evidenziare situazioni di potenziale criticità nei sistemi di depurazione o la presenza di scarichi non adeguatamente trattati. Le analisi rilevano esclusivamente la presenza di batteri intestinali, come escherichia coli ed enterococchi, e non determinano la balneabilità ufficiale delle acque, che resta competenza delle autorità sanitarie locali.