Il 2021 sarà un anno da ricordare per il Consorzio Tutela del Lugana DOC, soprattutto per le performance raggiunte dalla denominazione gardesana in Italia. Una novità questa per un vino da sempre vocato all’export (esporta oltre il 70%).

Secondo l’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), Il Lugana a volume occupa il primo posto assoluto con un + 46 %, e ha segnato un + 49% a livello di vendite (fonte Coldiretti). Gli imbottigliamenti, secondo i dati di novembre 2021, hanno superato i 26 milioni di bottiglie; questo a fronte di 24.584.933 di bottiglie prodotte nell’intero 2020 – come riportano dal Consorzio in una nota – e si prevede di raggiungere i 27 milioni entro fine anno, segnando un +12%.

Anche il prezzo medio delle uve e dello sfuso è in un momento positivo: gli incrementi per l’uva sono il 29%, mentre per il vino del 69% (dati basati sul prezzo medio del 2020 e 2021, Camera di Commercio di Brescia e Verona).

Export

La parte più importante di investimenti è negli USA, seguiti poi dal Giappone. Negli Stati Uniti, in particolare, saranno previste intense attività di digital marketing accompagnate anche da eventi dal vivo.

Nella nota del Consorzio si conclude dichiarando che “sul fronte internazionale si aprono anche altri orizzonti, in parte nuovi e in parte frutto di intuizioni vincenti che ora richiedono di essere esplorate con maggiore decisione”.