
Più di 1.500 soci hanno partecipato alla Festa del Socio 2025 di BCC Agrobresciano, che domenica ha riunito al Centro Fiera del Garda di Montichiari una delle comunità cooperative più numerose della provincia. Un appuntamento annuale che, da decenni, segna il legame tra la banca e i suoi soci, fondato su coesione, mutualità e radicamento territoriale.
Durante la cerimonia sono stati premiati 58 soci fedeli, tra cui chi ha raggiunto l’importante traguardo dei 70 anni di appartenenza all’istituto. Tra questi, anche Alessandro Lussignoli, scomparso pochi mesi fa: il riconoscimento è stato ritirato dal figlio Giacomo, che ha ricordato l’impegno del padre come giovane agricoltore.
“Questo premio coincide con i suoi 70 anni da socio – ha raccontato – Da ragazzo aveva scelto la Cassa Rurale perché sosteneva le imprese agricole e ha mantenuto per tutta la vita un rapporto unico con la banca”.
Lussignoli ha poi ricordato la crescita dell’azienda familiare: “Quando è partito, mio papà aveva un piccolo pezzo di terra e un grande sogno: quello di avere un po’ più di terra e qualche animale in più è riuscito a realizzarlo e grazie anche alla banca che ha sempre dato fiducia”.
Nel suo saluto, il presidente Osvaldo Scalvenzi ha sottolineato il valore della giornata: “Vedere tanti soci che ci sono vicini da 30, 40, 50, 60 e 70 anni è motivo di profondo orgoglio. Solo grazie alla vostra fiducia possiamo dare concretezza ai valori di coesione e sviluppo della comunità”.
La Festa ha ospitato anche due interventi: il professor Claudio Teodori, docente dell’Università di Brescia, che ha approfondito il ruolo dell’economia cooperativa nel tessuto bresciano, e Padre Renato Filippini, che ha raccontato la sua esperienza in Giappone, Paese in cui la cooperazione permea la cultura sociale.
La giornata si è conclusa con il tradizionale pranzo sociale e gli auguri natalizi, rinnovando un appuntamento che nel 2026 tornerà a essere uno dei momenti più rappresentativi della vita della banca.












































