Pacchi di alimenti a sostegno di uno sciopero che ha superato il mese di durata. La vicenda Invatec tocca anche le Brigate di Solidarietà Attiva.

Sostegno alimentare peri i 314 occupati dell’azienda biomedicale bresciana, Invatec Medtronic. Le Brigate della Solidarietà, la realtà impegnata nelle zone terremotate, ha deciso di correre in aiuto agli operai, in presidio dal 7 giugno. Data in cui la multinazionale ha comunicato la chiusura degli stabilimenti di Torbole e Roncadelle. Per trasferire all’estero produzione e ricerca.

«Le Brigate di Solidarietà Attiva, a cui va il nostro più sentito ringraziamento, hanno giudicato questa situazione una vera emergenza sociale. – hanno comunicato i tre sindacati di categoria, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, anch’essi in prima linea da un mese. – Da qui la decisione di un aiuto concreto attraverso i pacchi di alimenti, distribuiti ai lavoratori nel corso del weekend». Un episodio che aiuterà gli scioperanti, in una settimana che si annuncia importante.

Dopo la visita allo stabilimento di Torbole del 30 giugno. Il vicepremier, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha annunciato infatti, di aver incassato la disponibilità da parte dei vertici internazionali di Medtronic a partecipare al tavolo di giovedì al Mise. Attraverso la figura di Francois Monory, vice presidente Cvg Group Global Operation. La multinazionale americana, prima, aveva rilasciato dichiarazioni solo attraverso il suo amministratore delegato in terra bresciana, Andrea Giarrizzo.

Nel primo confronto tra le parti, organizzato il 12 giugno in Broletto. Medtronic si era detta disponibile a discutere la modalità, ma non il contenuto della decisione presa.

I sindacati hanno comunque chiesto calma. L’incontro infatti servirà solo a capire quali saranno le intenzioni dell’azienda, e se sarà possibile salvaguardare l’occupazione in provincia.