Oltre 7,9 miliardi di euro in sette anni per potenziare la sanità pubblica lombarda. È quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, che definisce la programmazione degli investimenti nel periodo 2025–2031. Il piano comprende interventi di ristrutturazione, nuove costruzioni, aggiornamento tecnologico, digitalizzazione, manutenzioni e miglioramenti in termini di sostenibilità.

Tra i territori più coinvolti figura anche la provincia di Brescia, che secondo il documento beneficerà di oltre un miliardo di euro. Solo per gli Spedali Civili di Brescia sono previsti circa 604 milioni: si tratta della somma dei fondi destinati alla riqualificazione (260 milioni per la prima fase, 223 per la seconda), a interventi complementari per 90 milioni, alla riqualificazione della farmacia per 11 milioni e all’integrazione regionale dell’accordo di programma per altri 20 milioni.

Importanti stanziamenti anche per la realizzazione dei nuovi ospedali di Desenzano e Chiari: 255 milioni per il primo e 160 per il secondo. All’ospedale di Esine sono invece destinati 44,5 milioni complessivi, tra la nuova piastra dell’emergenza-urgenza e la successiva ristrutturazione. Al presidio di Manerbio vanno 14,35 milioni, mentre per i presidi della Valcamonica sono stati stanziati 1,4 milioni per la sostituzione di due TAC.

Una manovra che l’assessore Bertolaso definisce “concreta e ambiziosa”, finalizzata a rafforzare il sistema sanitario in tutti i suoi ambiti strategici. “La Lombardia – ha dichiarato – si conferma Regione leader negli investimenti sulla salute pubblica: non promesse, ma risorse certe e progetti cantierabili”

Ma sull’annuncio è intervenuto il Partito Democratico, con una nota congiunta firmata da Emilio Del Bono, vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del PD lombardo, e dalla consigliera Miriam Cominelli, componente della commissione Sanità.

Secondo i due esponenti dem, il piano non introduce novità sostanziali: “La delibera non fa altro che riordinare progetti già annunciati anni fa. Le risorse previste derivano in buona parte da accordi di programma avviati nel 2021, all’indomani della pandemia, per rafforzare il sistema ospedaliero regionale. Ma dopo quattro anni, in molti casi, siamo ancora fermi alla fase di studio o alla progettazione”.

“Per l’ospedale di Desenzano – aggiungono – si parla ancora di fattibilità. Per i Civili di Brescia è in corso la gara per la progettazione. L’unica novità che accogliamo con favore è l’appostamento di risorse per Chiari”.

I consiglieri sottolineano anche come gli importi indicati nella delibera siano “meramente programmatici” e non ancora stanziati. “Solo in seguito, sussistendo le risorse, si potrà procedere con gli atti concreti. È tutto ancora da finanziare, e i tempi rischiano di allungarsi ulteriormente”.

Infine, l’affondo sulla tenuta del sistema pubblico: “Nel frattempo – concludono Del Bono e Cominelli – la sanità privata accreditata corre, come dimostrano gli ampliamenti già avviati alla Poliambulanza e al Sant’Anna. Se vogliamo evitare una sanità a due velocità, serve un impegno concreto e tempestivo anche sul fronte pubblico, per garantire equità di accesso in tutta la provincia”.