
Parole semplici e dirette, quelle di Marcel, la guardia giurata pestata venerdì sera al supermercato PAM di via Porcellaga a Brescia. Nel racconto affidato a Orgoglio Brescia, l’uomo ricostruisce quei momenti concitati: “Ho visto che c’era la merce nella borsa, ho detto ‘apri la borsa, dammi la roba e poi te ne vai’. Non ho mai messo le mani addosso a nessuno”.
Da lì, insulti e violenza. “Uno di loro ha iniziato a insultarmi, mi ha chiamato ‘nero di merda’. Poi l’altro mi ha dato un pugno dietro al collo. Non avevo più la forza, mi hanno tirato fuori e sono finito in ospedale”.
Le conseguenze fisiche, a una settimana di distanza, ci sono ancora: “Vedo poco perché mi hanno rotto gli occhiali, ho mal di testa e non riesco a dormire la notte”. Ma Marcel non intende arrendersi: “Quando torno al lavoro sarò più forte. Non è normale: se hai bisogno chiedi, qui la gente ti aiuta. Io in Italia ho sempre trovato aiuto, non c’è bisogno di rubare. Il lavoro c’è, ma loro non vogliono lavorare”.
Da 15 anni in Italia, padre di tre figli, Marcel non aveva mai vissuto una violenza simile. Ora la sua priorità è rimettersi per tornare a lavorare: “Per forza – conclude – perché bisogna lavorare per mantenere la famiglia”.