Omicidio Erbusco: la Corte d’Assisse conferma le ipotesi della scientifica

22 pagine di motivazioni della sentenza che ha condannato a 15 anni Giulia Taesi, ritenuta responsabile al pari del fidanzato Manuel Rossi dell’omicidio di Riad Belkahla, il 48enne tunisino ucciso con 83 coltellate compito il 12 aprile di due anni fa a Zocco di Erbusco.Il punto fermo, secondo la Corte d’assise riguarderebbe la ragazza la quale era in auto sul sedile posteriore tenendo ferma la vittima, mentre a vibrare le coltellate sarebbe stato il fidanzato. Una ricostruzione in contrasto con quanto dichiarato da Manuel Rossi, secondo cui sarebbe stato lui, da solo, ad uccidere il tunisino dopo che la vittima avrebbe puntato un coltello alla gola della fidanzata seduta davanti. Questo sarebbe successo quando la ragazza gli aveva rivelato di non essere in grado di pagare il debito di droga di 1000 euro. Sin dai primi accertamenti di medicina legale erano emerse, sul corpo della vittima, delle ferite da difesa. Per la Corte d’assise Manuel Rossi sarebbe stato l’interlocutore principale del 48enne tunisino e questo è uno dei motivi per cui si sarebbe trovato in auto al suo fianco. Sulla base degli accertamenti svolti dalla Scientifica dei Carabinieri di Brescia le coltellate inferte sono compatibili con una angolazione orizzontale. Infine la corte ha spiegato il perché non ritiene che sussistano le aggravanti della premeditazione, in considerazione del «contesto», e dei futili motivi che sarebbero all’origine del delitto.