Non si è certo risparmiato Giuseppe Pasini, attualmente alla guida di Aib, che interrogato sulla questione Tav ha affermato io ritengo miope che un’infrastruttura strategica come l’alta velocità venga valutata solo attraverso l’analisi costi-benefici.

A sostegno di questa tesi il presidente ha poi citato sia il caso di Francia e Germania, ma anche altre opere nostrane come il termovalorizzatore la Brebemi o la metropolitana che, seguendo questo approccio, non si sarebbero realizzate.

I timori di Pasini si fanno poi più pressanti al pensiero che, con un responso negativo, si verrebbe a costruire un precedente il quale costituirebbe un ulteriore rallentamento per la realizzazione di opere future.

Con queste premesse il leader di Aib si rivolge al governo dove se le critiche ai pentastellati non arrivano come una sorpresa, non mancano anche quelle al Cartoccio che, secondo Pasini, deve dimostrarsi capace di prendere scelte anche difficili e non può, come vorrebbe un’ipotesi recente, scaricare la responsabilità sui cittadini con un referendum.