Sgominata dal nucleo antisofisticazione e salute un sodalizio criminale che coinvolgeva 11 soggetti, di cui 3 bresciani, e 2 organizzazioni dedite il riciclaggio di farmaci. 

L’operazione vedeva una dirigente bresciana muovere ad arte medicinali da un magazzino all’altro per poi farli sparire. 

Da qui, con la connivenza di imprenditore di Polaveno e di un trasportatore romano, la merce veniva rietichettata e corredata di documenti falsi in una stamperia clandestina e poi venduta in alcune farmacie di Napoli e Milano. 

Quest’ultima riporta ANSA era già sospettata di avere rapporti con la ‘ndrangheta.