“Mettere il salario al centro dell’emergenza sociale del Paese”. Con queste parole il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha aperto oggi a Brescia la giornata di incontri in vista dello sciopero generale di venerdì 12 dicembre, che coinvolgerà anche la nostra provincia con un corteo cittadino.

La manifestazione partirà alle 9 dalla fermata della metropolitana di San Faustino e si concluderà in piazza Duomo, dopo aver attraversato il centro storico. Sul palco finale interverrà la segretaria nazionale Francesca Re David, insieme ai delegati delle categorie territoriali.

L’intervista

“Aumentare i salari, investire nella sanità, riformare il fisco”

Dopo le assemblee di questa mattina in Iveco e agli Spedali Civili, Landini ha ribadito le ragioni dello sciopero: “Bisogna aumentare i salari dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Bisogna investire nella sanità pubblica, non tagliarla. E serve una vera riforma fiscale: bisogna far pagare le tasse a chi oggi non le paga e ridurre la tassazione su lavoratori e pensionati” ha dichiarato.

Il segretario ha rilanciato anche la proposta di un contributo sui maggiori redditi: “Un prelievo dell’1,3% su 500mila persone che hanno più di 2 milioni l’anno di reddito porterebbe allo Stato 26 miliardi: risorse che servirebbero per ridurre le liste d’attesa, sostenere le politiche industriali e aumentare stipendi e pensioni”.

Molto critico il passaggio sulla legge di Bilancio: “L’unica spesa che aumenta è quella per le armi. Per gli investimenti pubblici del prossimo anno c’è scritto zero. È la conseguenza dell’accettazione delle peggiori norme europee di austerità”.

Sul caso Iveco: “Servono investimenti veri”

Riguardo alla cessione di Iveco, Landini è netto: “I nuovi proprietari devono presentare un piano industriale. La proprietà precedente ha pensato più ai dividendi che allo sviluppo del Paese. Ora bisogna vincolare i nuovi investitori a valorizzare competenze e tecnologie presenti negli stabilimenti lombardi, con investimenti seri”.

Bertoli: “Ci aspettiamo una presenza importante”

Il segretario provinciale Francesco Bertoli conferma che la mobilitazione sarà ampia: “Il corteo partirà alle 9 da San Faustino e arriverà in piazza Duomo. Con noi ci saranno anche la provincia di Cremona e la Valle Camonica, quindi l’affluenza sarà sicuramente superiore alle ultime manifestazioni. I temi sono importanti e il momento è decisivo”.