Riparare le perdite d’acqua sotto il manto stradale senza scavare.
È la nuova frontiera di A2A Ciclo Idrico che, grazie ad un software israeliano, ricerca e, a volte ripara senza rompere le strade, le perdite d’acqua.

Il futuro è oggi, potremmo dire. Perchè non solo si evitano le interruzioni stradali, costose e poco “simpatiche” ai cittadini ma è possibile trovare quelle perdite che non sono così importanti da fuoriuscire sulle strade ma che comportano una fortissima dispersione di acqua e uno spreco che rimane nel sottosuolo.

Il sistema di chiama “Aquarius” ed è in grado di monitorare “contemporaneamente” i 180 sensori che sono stati installati nel corso del 2020 nel centro storico di Brescia.

Ad oggi, grazie a questi sensori, distribuiti su un una rete acquedottistica di 50 km, sono state individuate e riparate ben 30 dispersioni idriche la maggior parte delle quali per tipo di manto stradale e conformazione del sottosuolo non sarebbero emerse in superficie e quindi non sarebbero state individuate.

Ecco come funziona