Dalla trattativa ormai chiusa, all’ottimismo per il passaggio di mano, alla preghiera a Cellino di Salvare il Brescia. Le 72 ore più assurde, forse, nella storia del calcio professionistico. Ma tant’è.

A chi ci ha scritto “siete stati voi di Èlive a dire che il Brescia era stato ceduto”, rispondiamo di si. Siamo stati noi, in un determinato momento (martedì ndr) che ha visto in quelle ore anche i tifosi e gli Ultras rinunciare alla protesta sotto la sede di via Solferino. Abbiamo preso un abbaglio noi, la nostra “fonte” o in quel momento c’era una situazione che poi si è “avvitata” nelle ore successive.

Le trattative sono fatte di accordi che prevedono clausole. Ed è probabile che qualcuno non abbia dato seguito agli impegni. Ma stabilire il “chi e cosa” in queste ore è più che mai un’impresa titanica anche perché le informazioni che filtrano non si sa bene quanto siano alla fine “pilotate” per un motivo o l’altro.

LA SITUAZIONE ORA

Sul conto del Brescia Calcio i soldi del bonifico dei compratori non sono arrivati. Questo sembra assodato e viene dato per certo da più di una fonte.
La dead line (sembra) essere le 10.00 di questa mattina. Poi i tempi tecnici per rimpinguare le casse della Società e onorare i pagamenti non ci sarebbero più. E sarebbe un clamoroso Game Over.

Pare proprio che Marroccu e soci di fatto siano fuori scena e non siano più un’opzione percorribile. Rimarrebbe Cellino che, salvo la notte gli porti consiglio, non è intenzionato a immettere liquidità per pagamenti e iscrizione al campionato di C.
E anche nel suo caso, più di uno fa notare che il fattore tempo non giochi nemmeno troppo a suo favore: i pagamenti devono essere fatti dal conto del Brescia Calcio non di Cellino.
Non da ultimo il Presidente sembra aver messo sul piatto le probabili “causa – effetto”. Opzioni che avrebbe ben pesato.

PREGARE CELLINO PERCHÈ INTERVENGA O RICOMINCIARE DALL’ECCELLENZA?

Questa è la domanda delle domande. Quella sulla quale anche molti tifosi si dividono.
Commentate, in modo civile e senza ingiurie: sareste per pregare Cellino di salvare il Brescia per un campionato in serie C o sarebbe meglio chiudere con Cellino, tagliare definitivamente i ponti con lui, e ripartire dall’eccellenza con uno o più imprenditori che vogliono costruire un percorso e un futuro diverso per la società?