Massimo Cellino, secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, sarebbe infuriato col calcio italiano e tra le idee che avrebbe in testa ci sarebbe anche quella di dire basta. Di chiuderla col pallone nostrano, con le recenti liti e scontri durante lo stop per la pandemia a rappresentare la goccia che avrebbero fatto traboccare il vaso. Cellino sarebbe arrabbiato per la questione dei pagamenti dei diritti televisivi. “E’ un diritto sancito da un contratto e che non c’era necessità di attendere altre decisioni per esercitarlo”, la sua presa di posizione emersa negli scorsi giorni: sarebbe infatti tra coloro che non hanno preso l’anticipo di cassa da Sky e per questo la rabbia sarebbe aumentata anche perché quei soldi sarebbero stati compresi nel budget preventivato anche per pagare gli stipendi ai tesserati. Tra un anticipo di cassa e un decreto ingiuntivo che darà la risposta su quando e quanto arriverà dai broadcaster, oggi Cellino si confronterà anche coi colleghi in Lega per la questione delle dilazioni dei pagamenti di Dazn e Img. Il pensiero di vendere Così, Cellino starebbe maturando il pensiero di cedere il Brescia. Arrabbiato e stanco. Lo raccontano così, il numero uno delle Rondinelle. Consapevole anche di aver commesso degli errori tecnici nella gestione stagionale, su tutti l’aver consegnato le chiavi dell’attacco a Mario Balotelli con quale la rottura è totale, sta ronzando in testa a Cellino anche la possibilità di dire basta.

Sì, ma come? In un periodo di crisi, vendere non è certo semplice. In caso di retrocessione andrebbe a ottenere il paracadute, ma è chiaro che convincere degli imprenditori a investire ora nel pallone non è impresa facile. E non dall’oggi al domani. Vendere: ma come? Discutiamo sempre di un’idea e di un’ipotesi che Cellino starebbe vagliando. Non della strada decisa e stabilità. Però dire basta col calcio italiano è al vaglio. L’attuale presidente del Brescia avrebbe in mente di cedere prima i pezzi migliori, da Sandro Tonali ad Andrea Cistana passando da Jesse Joronen, per poi vendere il club, senza debiti, a una cifra abbordabile. Il quarto nome individuato da Cellino potrebbe essere Ernesto Torregrossa ma sarebbe ancora sub judice. Le manifestazioni d’interesse che avrebbe avuto in colloqui informali in questo periodo, però, hanno riguardato proposte che includerebbero anche il parco dei giocatori ma Cellino vorrebbe prima cedere e poi dare il club, anche in B.