“Finalmente il Commissario straordinario del Sin Caffaro, Mauro Fasano, è stato riconfermato, dopo quattro mesi di attesa”.

La sindaca Laura Castelletti in una nota saluta positivamente lo sblocco della nomina di Mauro Fasano a Commissario del Sin Caffaro.

Nelle scorse settimane la Sindaca aveva preso carta e penna e scritto direttamente alla Premier Meloni per chiedere un accelerazione sulla designazione del Commissario Fasano. Una missiva che aveva avuto una risposta non proprio di “garbo istituzionale” tanto da aver alzato numerose polemica e una protesta accesa davanti ai cancelli della ex Caffaro da parte del Partito Democratico.

“La bonifica della Caffaro rappresenta una priorità assoluta per la nostra città – scrive la Sindaca – non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per le ricadute urbanistiche ed economiche che comporta. È inaccettabile, quindi, che un intervento così cruciale per il futuro della comunità sia rimasto lungamente bloccato, a causa di ritardi burocratici. Il rinnovo del Commissario, figura operativa e competente, era un passaggio indispensabile per poter attivare le risorse disponibili, completare i lavori già avviati e dare il via alla fase esecutiva della bonifica, che prevede tra l’altro la demolizione dei capannoni e l’indagine approfondita del sottosuolo”.


“Con l’assessore regionale Giorgio Maione, – prosegue Laura Castelletti nella nota – abbiamo lavorato in sinergia, durante questi mesi d’attesa, sollecitando direttamente il ministro Pichetto Fratin, che proprio pochi giorni fa si era impegnato a seguire la questione personalmente. Anche il Prefetto si era mosso per riuscire a velocizzare le procedure.

Oggi, quindi, accogliamo con gioia la notizia della conferma del Commissario, consapevoli, però, che Brescia ha atteso troppo, perdendo tempo prezioso. Se vogliamo garantire risposte concrete alla ferita ambientale più grave del nostro territorio, – ha concluso la Sindaca – è necessario che da ora in poi ci sia responsabilità istituzionale da parte di tutti i livelli di governo.