Frode fiscale, riciclaggio e sfruttamento del lavoro. Con queste accuse il Tribunale di Milano ha disposto un maxi sequestro a carico dell’imprenditore Giancarlo Bolondi titolare della Premium Net. Sono 120 gli immobili sequestrati tra Milano, Lodi, Brescia, Torino, Genova.

Bolondi è accusato in particolare di “caporalato” nel facchinaggio. I contratti dei dipendenti erano infatti dei contratti truffa che prevedevano uno stipendio in Leu, la moneta rumena. La retribuzione mensile era pari a poco più di 300 euro al mese e zero contributi. A farne le spese circa 70 dipendenti della Ceva Logistics Italia, stabilimento a Stradella, nell’Oltrepò Pavese. Il contratto però era proposto dalla Byway Jpb Consulting srl, un’agenzia interinale.

L’accordo romeno, prevedeva che i 70 assunti nel polo della “Città del Libro”, zona industriale di Stradella, ricevessero uno stipendio “misto”: nella valuta. “La parte fissa veniva pagata in leu, e una piccola parte in euro.