
Da una parte c’è la propaganda politica, in mezzo c’è la propaganda social, sempre più rumorosa, dall’altra parte ci sono i dati che smentiscono le prime due.
I dati sulla Sicurezza pubblicati dal Censis dovrebbero essere il miglior silenziatore alla propaganda del centro destra in fatto di sicurezza. E l’occasione di passare dalle parole ai fatti (che non sono i post sui social).
Basta dire che il rapporto mette nero su bianco che il 75,8% degli italiani pensa che negli ultimi 5 anni girare per strada sia diventato più pericoloso e il 38,1% per paura ha rinunciato almeno una volta ad uscire. Ad avere più paura sono le donne, i giovani, chi vive nelle grandi realtà urbane. (Il Governo Meloni è in carica dal 22 ottobre 2022).
Di fronte ad una domanda di sicurezza che cresce e ad un contesto che è sempre più complesso e diversificato, il 74,4% degli italiani è convinto che gli operatori della sicurezza privata siano una presenza indispensabile e quasi 8 milioni hanno fatto ricorso ad un operatore poiché si trovavano in una situazione di pericolo.
L’EDITORIALE, “È COLPA DI TUTTI I SINDACI ITALIANI O…”
Il bisogno di sicurezza fuori casa. Il 94,2% degli italiani afferma che, quando si trova fuori casa, vorrebbe sentirsi tranquillo e l’89,3%, di fronte alla crisi permanente e ai grandi rischi che incombono sulle nostre vite, dichiara che almeno vuole sentirsi al riparo dalla criminalità. È quanto emerge dal 1° Rapporto Univ-Censis «La sicurezza fuori casa», realizzato su un campione di 1.000 italiani adulti.
Il 75,8% degli italiani, che sale all’81,8% tra le donne, afferma che negli ultimi 5 anni girare per strada è diventato più pericoloso e il 67,3% delle donne ha paura quando torna a casa di sera o di notte.
La paura condiziona la vita degli italiani al punto che quasi 4 cittadini su 10 (38,1%) hanno rinunciato ad uscire per timore che gli capitasse qualcosa di grave: si tratta di una quota che è più elevata tra i giovani (52,1%), che sono anche quelli che hanno più occasioni di stare fuori casa di sera.
Le donne hanno più paura degli uomini, e hanno ragione. Esistono una serie di reati che vengono declinati prevalentemente al femminile, che sono tutti in crescita: tra questi, le violenze sessuali, che nel 2024 sono state 6.587, in aumento del 34,9% negli ultimi cinque anni. Del resto, il 25,6% delle donne intervistate dichiara di aver subito almeno una molestia sessuale, il 23,1% uno scippo o un borseggio e il 29,5% è stata seguita da uno sconosciuto.
I reati aumentano…anzi no. Nel 2024 in Italia sono stati denunciati 2.388.716 reati, in crescita del 3,8% rispetto al 2019 e del 2,0% rispetto allo scorso anno. Siamo però ancora molto lontani dai 2.812.936 reati del 2014, ed è ancora presto per dire se la crescita a cui stiamo assistendo sia solo una piega congiunturale o sia, invece, foriera di un vero e proprio cambio di ciclo. Nel 2024 le rapine sono state 28.631, di queste 16.510 sono rapine in pubblica via, cresciute del 24,1% rispetto al 2019. I borseggi denunciati nel 2024 sono stati 140.690, in crescita del 2,6% rispetto al 2019, mentre gli scippi, che implicano un contatto diretto con la vittima per strapparle qualcosa dalla mano o di dosso, sono stati 13.474, in aumento del 7,9% rispetto al 2019.
La criminalità nei territori. Roma guida la classifica delle province e città metropolitane con 271.033 reati denunciati nel 2024, pari all’11,3% del totale Italia, seguita da Milano con 226.230 reati (9,5% complessivo), Napoli con 132.809 e Torino con 128.919. Se si considera l’incidenza dei reati sulla popolazione, la provincia che presenta il valore più alto è Milano, dove nel 2024 si sono consumati 69,7 reati ogni 1.000 abitanti. Al secondo posto si trova Firenze con 65,3 reati denunciati e al terzo Roma, con 64,1 crimini sulla stessa quota di popolazione. Seguono Bologna (60,9 per 1.000 abitanti) e, a breve distanza, la provincia di Rimini con 60,3 reati ogni 1.000 abitanti. Il territorio dove i reati sono cresciuti di più nell’ultimo anno è Monza Brianza (+ 12,4% dal 2023 al 2024). I reati commessi nell’area metropolitana di Roma negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 23,2%. Aumentano, in particolare, due reati che destano grande allarme sociale: le rapine in pubblica via, che nel 2024 sono state 2.014, in aumento del 51,3% rispetto al 2019 e i borseggi, che sono stati 33.455, cresciuti del 68,0%.