L’Unione europea accelera sulle mini elettriche e punta a una nuova generazione di city car prodotte in Europa, più piccole, più economiche e con regole dedicate. La Commissione Ue ha infatti annunciato l’introduzione di una nuova sottocategoria normativa per i piccoli veicoli elettrici “made in Europe”, con obblighi regolatori alleggeriti per almeno dieci anni e incentivi mirati per favorirne diffusione e produzione.
La proposta rientra nel pacchetto Ue per l’automotive adottato dalla Commissione e riguarda veicoli elettrici con una lunghezza inferiore a 4,2 metri. Per questa nuova categoria Bruxelles intende “congelare” una parte degli obblighi normativi, consentendo alle case automobilistiche maggiore flessibilità nella progettazione e nella produzione.
Uno dei punti chiave dell’iniziativa è il cosiddetto “superbonus” nel calcolo delle emissioni di CO2: le mini elettriche rientranti nella nuova categoria offriranno un vantaggio alle case auto nel rispetto dei target climatici. Un incentivo pensato per stimolare gli investimenti industriali sul territorio europeo e rendere più competitiva l’offerta di veicoli elettrici di piccole dimensioni.
Ma non solo. Attraverso una raccomandazione, la Commissione europea proporrà ulteriori benefici per questi modelli, a condizione che siano fabbricati in Europa. Tra le misure indicate figurano bonus all’acquisto, condizioni di parcheggio favorevoli, oltre a esenzioni o riduzioni dei pedaggi urbani.
L’obiettivo è chiaro: rendere possibile la produzione di auto elettriche con un prezzo compreso tra i 15 e i 25 mila euro. “Si tratta di varie raccomandazioni per questa particolare categoria che consentiranno alle case automobilistiche di produrre auto con un costo compreso tra 15 e 25 mila euro”, ha spiegato il vicepresidente della Commissione Ue, Stéphane Séjourné, nel corso della conferenza stampa di presentazione.
L’iniziativa, denominata Small Affordable Cars, mira a dare vita a una nuova generazione di veicoli ultra compatti, puliti, a basso costo e rigorosamente “made in Europe”. Un progetto già anticipato a settembre dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel discorso sullo stato dell’Unione e che ora entra nella fase operativa, con l’ambizione di rafforzare l’industria automobilistica europea e rendere la mobilità elettrica più accessibile ai cittadini.














































