Ha un curriculum criminale non indifferente il 61 arrestato a Serle dai Carabinieri per aver sparato – uccidendolo – al vitello di un vicino. E proprio a causa dei numerosi precedenti (con condanne) per svariati reati commessi fra gli anni 90 e 2000, il giudice ha ritenuto di doverlo trattenere in carcere.
I fatti rialgono allo scorso marzo, quando i Carabinieri hanno rinvenuto il cadavere dell’animale all’interno della stalla. Le succesive indagini avevano accertato che il gesto era figlio di un diverbio fra i due per l’utilizzo di alcune aree destinate al pascolo.
I militari, già nell’aprile scorso, avevano eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’uomo rinvenendo munizioni, tre detonatori e miccia a lunga combustione, oltre agli abiti indossati e all’autovettura utilizzata durante l’agguato. Il materiale sequestrato è stato analizzato dal Ris di Parma che ha riscontrato la presenza di particelle compatibili con colpi d’arma da fuoco.
In questi giorni è quindi scattato l’arresto con le accuse di uccisione di animale, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma, detenzione illegale di munizioni e omessa denuncia di detenzione di materiale esplodente.









































