Il Governo delinea la manovra e la modifica che forse si guadagna maggiormente la ribalta è quella relativa ai pagamenti elettronici. Lo fa perché e una di cui più si è parlato nelle ultime settimane e, aspetto tutt’altro che secondario, sarebbe saltata.

Nel maxiemendamento infatti, sparisce la norma che poneva il tetto al di sotto del quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare il pagamento con il pos. Un limite inizialmente individuato in 60 euro, poi sceso a 30 e poi ora azzerato. O meglio, si mantiene la legge attualmente in vigore. In sostituzione ci sarebbe un credito d’imposta sulle commissioni dell’esercente sui pagamenti elettronici.

“Spero che ci sia un’ulteriore riflessione” ha detto Giorgetti secondo quanto riportato da Adn Kronos, aggiungendo che il governo è disponibile a nuove interlocuzioni sulla questione con la Commissione europea.

Fra le altre novità la riduzione delle mensilità del reddito di cittadinanza a sette, la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024 con un innalzamento a 600 euro delle pensioni per gli ultra 75enni limitatamente al 2023, l’aumento all’80% dell’indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori e la possibilità di passare dai mutui ipotecari con tasso variabile a quello fisso.