Il reato più frequente è il furto in abitazione, 178 i casi segnalati, seguito dai furti e dalle truffe in strada. Ma a preoccupare sono le truffe telefoniche (51 casi) in forte aumento negli ultimi periodi.

I dati emergono dai 3.500 questionari anonimi distribuiti dal Comune di Brescia tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025.
Alle domande hanno risposto, in totale, 810 persone anziane con un’età media di 77 anni.

Dalla ricerca è emerso che quasi una persona su due, il 47,7%, ha subìto almeno un reato predatorio nella propria vita.

IL DATO ALLARMANTE: IL 47% NON HA CHIESTO AIUTO PER VERGOGNA O SENSO DI COLPA

Sul fronte della richiesta di aiuto emerge un dato critico: il 47% non ha chiesto aiuto a nessuno, per vergogna, senso di colpa, timore del giudizio o sfiducia nelle istituzioni. Anche la propensione alla denuncia è parziale: denuncia il 65,5%, mentre il 34,5% non lo fa.

L’INTERVISTA

LE TESTIMONIANZE

Le testimonianze raccolte raccontano reati subiti nei luoghi della quotidianità: casa, parcheggi, supermercati, mezzi pubblici, mercati.
La ricerca documenta forti conseguenze psicologiche, sociali ed esistenziali.

Le emozioni più frequenti tra le vittime sono rabbia (72%), paura (62%), sfiducia (47%) e tristezza (41%).
Molte persone sviluppano ipervigilanza, difficoltà nel sonno e paura di uscire di casa.

In numerosi casi la vittimizzazione si trasforma in un vero e proprio trauma identitario, con perdita di autostima e aumento dell’isolamento sociale.
Quasi la metà delle persone vittimizzate (47,7%) ha modificato le proprie abitudini: aumenta la prudenza, si riducono gli spostamenti, si evita il contatto con sconosciuti e si adottano strategie di autodifesa (allarmi, inferriate, non aprire la porta). Questi cambiamenti, seppur protettivi,
contribuiscono a un progressivo ritiro dalla vita sociale.

GLI INTERVENTI DELLA POLIZIA LOCALE

Da gennaio alla metà di novembre 2025, il Servizio Sicurezza Urbana ha organizzato 37 servizi dedicati nei mercati rionali, nelle fiere e nel corso delle manifestazioni cittadine, garantendo la presenza continua di almeno due operatori di Polizia Locale durante l’intero svolgimento degli eventi.

In queste occasioni sono state distribuite 8.800 copie di locandine informative contenenti, oltre ai numeri utili degli uffici della Polizia Locale, alcuni consigli pratici per riconoscere ed evitare le truffe.

L’attività di sensibilizzazione ha previsto anche 6 incontri specifici nei centri anziani e nei centri diurni, raggiungendo 235 persone, e 10 rappresentazioni teatrali, realizzate dalla compagnia Nuova Impronta Teatro, che hanno coinvolto complessivamente 515 spettatori.

IL SUPPORTO DELLA POLIZIA LOCALE

Il supporto concreto si estende anche alle procedure burocratiche, al rifacimento dei documenti e all’orientamento verso i servizi disponibili, includendo anche un contributo economico.
Attraverso l’informazione, l’educazione alla prevenzione e l’accompagnamento costante, il servizio previene inoltre nuove vittimizzazioni. Ma soprattutto, riconosce dignità alla vittima, che non viene lasciata sola a gestire emozioni difficili come la paura, la vergogna, il senso di colpa e il senso di fallimento che spesso accompagnano l’esperienza del reato subito.