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È Brescia il vero motore della crescita turistica registrata a dicembre nei centri storici della provincia. Dal 1° al 24 dicembre 2025, il capoluogo segna un aumento del 10,3% dei visitatori rispetto allo stesso periodo del 2024, contribuendo in modo decisivo al +6% complessivo rilevato nei sei principali poli urbani bresciani.

Il dato emerge dall’elaborazione di Confcommercio Brescia sui flussi rilevati tramite celle telefoniche, che fotografano un dicembre particolarmente positivo per lo shopping e la vitalità urbana.

STRANIERI PROTAGONISTI IN CITTÀ

A rafforzare il risultato di Brescia è soprattutto la componente internazionale.

«Registriamo un risultato molto positivo per la città – afferma Carlo Massoletti – con oltre 34.000 visitatori stranieri nel corso del mese di dicembre 2025».

PROVINCIA IN CRESCITA: + 6%

Nel complesso, i sei centri storici monitorati – Brescia, Desenzano del Garda, Salò, Sirmione, Iseo e Ponte di Legno – mostrano una crescita media del 6% rispetto al 2024, confermando un trend positivo anche nel periodo invernale.

SIRMIONE RECORD, GARDA STABILE

Il balzo percentuale più marcato è quello di Sirmione che registra +167,4%, segnale di una forte attrattività anche in bassa stagione e di una presenza straniera molto consistente.

Numeri solidi e in linea con lo scorso anno per Saló e Desenzano del Garda.

«Il Lago di Garda – sottolinea Massoletti – riesce ad attirare visitatori durante tutto l’anno. Serve ora un lavoro condiviso con operatori e Pubbliche Amministrazioni per gestire al meglio i flussi invernali».

ISEO CRESCE, PONTE DI LEGNO RALLENTA

Segno più anche per Iseo, che a dicembre 2025 registra quasi 20.000 visitatori italiani in più, soprattutto dal resto della provincia, rafforzando il suo ruolo di polo per shopping e consumi.

In controtendenza Ponte di Legno, dove si osserva una diminuzione delle presenze, legata in particolare al calo dei turisti stranieri, soprattutto polacchi e cechi.

VERSO IL 2026

«L’auspicio – conclude Massoletti – è che il trend di crescita registrato fino alla vigilia di Natale si confermi anche nelle ultime settimane dell’anno e nei prossimi ponti, accompagnandoci positivamente verso il 2026».