I giovani che fumano o usano sigarette elettroniche hanno più di cinque volte più probabilità di contrarre il coronavirus, secondo uno studio pubblicato martedì dalla Stanford University School of Medicine, negli Stati Uniti.

Lo riporta l’emittente “Nbc”, che ha intervistato Bonnie Halpern-Felsher, professore di pediatria all’Università di Stanford e autore dello studio, che si è detto sorpreso dei risultati.

La ricerca è la prima a studiare su larga scala il collegamento tra sigarette elettroniche e coronavirus nei giovani, basandosi su indagini condotte su 4.351 partecipanti di età compresa tra i 13 e i 24 anni provenienti da tutto il paese.

Dallo studio tuttavia non è chiaro quale sia esattamente la relazione tra la vaporizzazione e il contagio del Covid-19.

I ricercatori hanno detto che potrebbe essere il fatto che la vaporizzazione danneggia i polmoni e che l’aerosol emesso dalle sigarette elettroniche potrebbe contenere goccioline infette col coronavirus.

Agenzia Nova – Riproduzione riservata