Jiuquan, 14 giu 14:45 – (Xinhua) – La Cina ha lanciato oggi un satellite di monitoraggio elettromagnetico, che si prevede rafforzerà le capacità integrate del Paese di monitoraggio “spazio-aria-terra” per i principali disastri naturali.
Un razzo vettore Lunga Marcia-2D è decollato dal Centro di lancio satellitare di Jiuquan, nel nord-ovest della Cina, alle 15:56 (ora di Pechino), inviando con successo il satellite Zhangheng 1-02 nella sua orbita pianificata, secondo quanto riferito dall’Amministrazione nazionale cinese per lo spazio (CNSA).
La CNSA ha affermato che questo rappresenta un passo avanti significativo per la Cina nel campo dell’osservazione dallo spazio dei campi fisici terrestri.
Chiamato così in onore dell’antico inventore cinese Zhang Heng, che oltre 1.800 anni fa creò il primo sismoscopio al mondo, il satellite è stato sviluppato congiuntamente da Cina e Italia. Si tratta del primo satellite operativo dedicato all’esplorazione dei campi fisici terrestri nell’ambito del piano cinese di sviluppo delle infrastrutture spaziali civili a medio e lungo termine, secondo la CNSA.
Con una vita utile pianificata di sei anni, il satellite è equipaggiato con nove carichi utili, tra cui un rilevatore di campo elettrico co-sviluppato da Cina e Italia, nonché un rilevatore di particelle ad alta energia sviluppato dall’Italia.
Condurrà un monitoraggio quasi in tempo reale dei campi elettromagnetici globali, delle onde elettromagnetiche, della ionosfera e dell’atmosfera neutra, rilevando anomalie elettromagnetiche causate da attività geologiche e umane, e monitorando l’attività di temporali e fulmini, secondo la CNSA.
“Gli scienziati useranno questi dati per studiare la correlazione tra i cambiamenti nei campi fisici terrestri e le attività geologiche, e per supportare la ricerca sulla previsione di terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, condizioni meteorologiche estreme e disastri legati al meteo spaziale”, ha detto Peng Wei, vicedirettore del dipartimento di ingegneria dei sistemi della CNSA.
Il satellite rafforzerà in modo significativo la capacità della Cina di percezione precoce, valutazione del rischio, monitoraggio e allerta precoce per i principali disastri naturali, ha aggiunto Peng.
Fornirà anche supporto dati per la gestione delle emergenze, la mappatura delle risorse, e le industrie delle comunicazioni e della navigazione, promuovendo al contempo la cooperazione scientifica e tecnologica nei settori correlati tra Paesi e regioni lungo la Belt and Road.
Il satellite Zhangheng 1-01, lanciato nel 2018, prosegue le operazioni ordinarie, mentre il nuovo satellite consente misurazioni fisiche più ricche. Lavorando in tandem, i due satelliti condurranno osservazioni coordinate, migliorando efficacemente la risoluzione orizzontale spaziale e temporale delle osservazioni, secondo Peng.
La Cina e l’Italia hanno ulteriormente approfondito la cooperazione pratica nello sviluppo dei carichi utili satellitari, nella condivisione dei dati e nella ricerca scientifica, ha affermato Peng.
“Il lancio riuscito di questo satellite segna un’altra pietra miliare nella collaborazione aerospaziale sino-italiana, dimostrando una cooperazione e uno scambio scientifico più stretti tra le due parti. Contribuirà anche al benessere della comunità umana dal futuro condiviso”, ha aggiunto.
Francesco Longo, vicedirettore dell’ingegneria e della tecnologia dell’Agenzia spaziale italiana, ha definito la missione una pietra miliare importante.
“Abbiamo grandi aspettative sui risultati che otterremo da questa importante missione sino-italiana”.
Ha osservato che, come la Cina, anche l’Italia è un Paese bello ma fragile, soggetto a eruzioni vulcaniche, terremoti e altri eventi che possono influenzare la vita delle persone. Questa missione, ha detto, contribuirà a proteggere e migliorare la vita delle persone colpite da disastri naturali.
Longo ha anche osservato che l’aggiunta di questo nuovo satellite al primo, e la costruzione futura di una costellazione, raddoppierà il tempo di osservazione, aumentando significativamente le prospettive scientifiche.
Il team italiano ha chiamato il progetto “Limadou”, la traslitterazione in pinyin del nome cinese del sacerdote italiano del XVI secolo Matteo Ricci, in onore del suo contributo fondamentale agli scambi culturali tra Oriente e Occidente.
Sia Marco Polo che Matteo Ricci hanno svolto il ruolo di ponte tra le culture italiana e cinese, e anche lo spazio ha il potenziale di unire tutti i Paesi, ha detto Longo.
Il lancio di oggi ha segnato la 581ma missione della serie di razzi Lunga Marcia della Cina. (Xin)
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