
Quello in rete ora è l’ultimo aggiornamento della notizia su Matteo Formenti. Ci fermiamo qui. Non andiamo oltre.
In queste ore abbiamo dovuto raccontarvi di Michael, un bimbo di 4 anni caduto in piscina e morto poco dopo in ospedale. Poi della scomparsa di un ragazzo di 37 anni. Era uno dei bagnini della piscina dove è annegato Michael. E il ritrovamento del suo corpo senza vita. Con l’ombra del suicidio. Un dramma nel dramma. L’informazione per noi finisce qui. A noi tutti non serve sapere altro.
Penso allo strazio di due e più famiglie. E per loro ogni parola scritta, detta, un’imprecisione (fisiologica in questi casi) è solo una coltellata in più. È aggiungere strazio allo strazio solo per ragioni d’interesse. Di like e commenti per intenderci.
Non ci interessa sentire esperti che, per altro, nulla hanno a che fare con le persone coinvolte.
Il nostro approfondimento è stato quello di ricordarvi che esiste una maglietta anti annegamento, un importante strumento di prevenzione per chi porta i bambini in piscina, al lago, ai fiumi. E la farmacia a Castegnato è l’unica a venderla.
Non siamo né più bravi né migliori di altri. Siamo diversi. E questo è il nostro modo di fare giornalismo.
Paolo Bollani
Direttore di Èlive