Tre latitanti, ritenuti socialmente pericolosi, sono stati rintracciati e arrestati dalla polizia nei giorni scorsi tra la città e la provincia di Brescia. Tutti erano destinatari di ordini di carcerazione emessi dalle autorità giudiziarie e si erano resi irreperibili dopo condanne definitive.

DROGA E SPACCIO

Il primo arresto riguarda un cittadino marocchino di 25 anni, regolare sul territorio nazionale e domiciliato in provincia. L’uomo, con numerosi precedenti penali, era ricercato per una condanna legata a reati continuati di produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
È stato individuato in via Solferino durante un controllo del territorio. Condotto in Questura, è stato trasferito in carcere per scontare un anno di reclusione. Nei suoi confronti è stata disposta anche la revoca del permesso di soggiorno, con successiva espulsione prevista al termine della pena.

RISSA TRA BANDE

Il secondo arresto è avvenuto durante le festività natalizie. In carcere è finito un cittadino marocchino di 23 anni, domiciliato in città, già sottoposto a misure di prevenzione e più volte denunciato per evasione e danneggiamento del braccialetto elettronico.
Il giovane era stato arrestato lo scorso maggio per una violenta rissa tra gruppi rivali in via San Faustino. Durante lo scontro aveva colpito al volto un uomo, causandogli la perdita permanente della vista da un occhio. Dopo la condanna definitiva, è stato arrestato e trasferito in carcere, dove dovrà scontare un anno e mezzo di reclusione. Anche per lui è stata disposta la revoca del permesso di soggiorno.

REATI CONTRO PERSONE FRAGILI

Il terzo arrestato è un uomo di 60 anni, residente nel Bresciano, con numerosi precedenti, soprattutto per reati contro la persona. Era ricercato per una condanna definitiva a due anni e sei mesi di reclusione per circonvenzione di persone incapaci, commessa approfittando delle condizioni di infermità e fragilità psichica delle vittime.
Dopo mesi di irreperibilità, è stato rintracciato mentre soggiornava in una struttura alberghiera a Capriano del Colle. Arrestato, è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena. Nei suoi confronti è stata inoltre applicata una misura di prevenzione personale, con l’emissione di un avviso orale di pubblica sicurezza, finalizzato a una possibile sorveglianza speciale.