Come c’era da immaginarsi, il francobollo celebrativo di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023 è andato a ruba. Fin dai primissimi momenti in cui è stato predisposto il banchetto per la vendita a palazzo Loggia, si è creata una lunga coda di curiosi e passionati.

Sono bastate poche ore per finire tutti i folder (set dalla grafica accattivante con tutti i formati e l’annunno) con grande stupore anche degli addetti ai lavori. A quel punto qualcuno si è accontentato del semplice bollo o della busta affrancata, mentre molti altri hanno lasciato il proprio nominativo e riceveranno il tanto agognato folder fra una manciata di giorni.

In quei momenti, al primo piano del palazzo comunale, si stava tenendo al presentazione ufficiale del francobollo alla presenza del vicesindaco e assessore alla cultura Laura Castelletti e del reponsabile macroarea nord-ovest mercato privato poste italiane Giovanni Accusani.

I francobolli

I francobolli sono due, accoppiati in un dittico: uno dedicato a Brescia, l’altro ovviamente a Bergamo. Il bozzetto è di Tiziana Trinca, la tiratura è di duecentodiecimila dittici.

Il dittico è perforato centralmente e i due francobolli raffigurano ciascuno, in grafica stilizzata, due monumenti tra i più rappresentativi delle località rappresentate e precisamente:

  • Bergamo: su un fondino policromo i cui colori virano verso il blusi stagliano la Porta San Giacomo e il Battistero;
  • Brescia: su un fondino policromo i cui colori virano verso l’arancio si stagliano il Palazzo della Loggia e il Castello denominato il Falcone d’Italia.

In entrambi gli elaborati è riprodotto il logo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Completano i francobolli le legende “BERGAMO”, “BRESCIA”, “CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.