“Esprimiamo la massima solidarietà agli agenti di polizia locale minacciati e brutalmente aggrediti sabato sera nel centro di Brescia. Un episodio di inaudita gravità che mette in luce la necessità urgente di intervenire, sia a livello cittadino che nazionale, con misure che tutelino in maniera adeguata questa categoria.”

La solidarietà è della Lega cittadina che torna a polemizzare con il Sindaco Del Bono per la “questione sicurezza” a Brescia.


“A livello nazionale la Lega chiede l’approvazione della riforma, attesa dal settore, elaborata dall’on. Bordonali. A livello locale, l’utilizzo del Daspo urbano, strumento che fu portato all’attenzione della commissione di competenza ma poi bloccato a causa di un ripensamento del sindaco su pressione dall’estrema sinistra e dagli esponenti dei centri sociali che bloccarono la seduta” – prosegue la nota di Massimo Tacconi, capogruppo in Loggia della Lega e Michela Fantoni, responsabile del Dipartimento Sicurezza della Lega di Brescia.

“La scelta di non far rientrare Brescia tra le realtà in cui sperimentare l’utilizzo del taser si è rivelata sbagliata. L’errore è stato prima del sindaco che non ha aderito alla sperimentazione quando l’allora ministro Salvini aveva dato la possibilità, ora del ministro Lamorgese che ha finanziato la sperimentazione solo per le Forze dell’ordine – rincaranno Tacconi e Fantoni aggiungendo che “la nostra città ha forti problemi di sicurezza e dovrebbe sempre essere tra le prime a dotare gli agenti di strumenti di autodifesa quando c’è la possibilità.”

“Ora – chiedono i consiglieri leghisti- servono segnali forti, le parole non bastano più per tutelare donne e uomini che ogni giorno prestano servizio sul territorio bresciano”.