
Potrebbe già essere la giornata decisiva. Da bresciani facciamo scaramanticamente fatica a pronunciare quella parola, ma da cronisti non possiamo esimerci dal scriverla: questa sera, alla piscina di Sori, l’An Brescia potrebbe già vincere lo Scudetto. Laurearsi Campioni d’Italia è già di per sé un’impresa, farlo in quel di Genova lo è ancora di più. Però i Leoni di Sandro Bovo hanno dimostrato, fra regular season e gara uno della finale, di partire quantomeno alla pari. Quindi sognare è lecito, specialmente quando il sogno è possibile. L’appuntamento è quindi per questa sera alle 21.15 per il primo match-point targato An.
Dieci giorni dopo l’esordio a Mompiano, con la vittoria di Alesiani e compagni, la serie finale riprende nella tana dei recchelini. Gli impegni europei degli avversari hanno dilatato i tempi, ma tant’è. “Ci dobbiamo adattare: il calendario lo fanno a Roma, non lo facciamo noi e nemmeno il Recco. Ovviamente a noi ha fatto meno piacere interrompere queste Finali dato il primo successo che abbiamo strappato – il commento di Sandro Bovo – Nel primo round abbiamo giocato con una grandissimo spirito, ma ormai è acqua passata e dobbiamo concentrarci sul presente. Ogni partita è a sé: a volte degli episodi ti aiutano e a noi è andata bene in gara uno. Sappiamo che sarà una partita molto difficile, ma come lo sono ogni volta che affronti il Recco. Dobbiamo avere grande tenuta mentale e non pensare al risultato: al suono della sirena finale ci volteremo verso il tabellone per scoprire se avremo vinto o meno”.
“Quando arrivi a queste gare la motivazione viene da sé. Ci siamo allenati bene in questi dieci giorni: è vero che la Pro Recco ha affrontato la Finale di EuroCup, ma non credo possa influire più di tanto – ha detto invece Vincenzo Dolce – Mi aspetto un match più fisico; sappiamo che loro vorranno metterla su quel punto di vista ma è giusto che sia così. Sono sfide in cui i tatticismi vengono a meno e aumentano gli uno contro uno. Se vuoi vincere i trofei e competere al livello massimo devi passare anche, e soprattutto, da questi incontri”.