” Il Comune ha deciso di intervenire per provare a tutelare la continuità del calcio a Brescia e il valore sportivo, sociale e identitario che esso rappresenta”. La nota è del Comune e arriva intorno alle 18.30 al termine di un “tavolo tecnico” interno alla Giunta.
Il post Cellino è già iniziato. E il Comune, che fino ad ora nulla aveva potuto in quanto il Brescia Calcio è, a tutti gli effetti un’azienda privata, scende in campo un minuto dopo le 15.00, la dead line per il pagamento di stipendi e emolumenti fiscali non onorati da Massimo Cellino.
“Alla luce delle informazioni attualmente disponibili, le trattative tra la proprietà e potenziali investitori, nelle quali l’Amministrazione comunale non poteva avere un ruolo attivo, sembrano irrimediabilmente in stallo” – scrive la Sindaca in una nota -.
“Nel caso in cui il Brescia Calcio non dovesse ottenere la licenza per la prossima stagione, – prosegue la nota – verrà formalizzata una comunicazione ufficiale da parte degli organi competenti, peraltro non prima del 26 giugno, che ne attesterà l’esclusione dal campionato.

COMUNE, FACILITATORE ISTITUZIONALE
Senza attendere la scadenza per le inevitabili decisioni degli organi federali, – sottolinea la Sindaca – l’Amministrazione Comunale si è messa subito al lavoro come facilitatore istituzionale in questa fase esplorativa, con la volontà di tutelare gli interessi della comunità sportiva bresciana e si è resa disponibile a sostenere, con gli strumenti che le sono propri, un percorso condiviso che salvaguardi l’identità calcistica di Brescia, nella legalità, nella trasparenza e con spirito costruttivo”.
CHIAMATI AL TAVOLO IN LOGGIA FERALPISALO’, OSPITALETTO E LUMEZZANE
“A tal fine, intende avviare un’interlocuzione con una (o più di una) società sportiva già esistente, attualmente iscritta al campionato di Serie C, con sede nel territorio provinciale.
La Sindaca – conclude la nota – ha già attivato contatti con i rappresentanti di FeralpiSalò, Lumezzane e Ospitaletto – rispettivamente Giuseppe Pasini, Lodovico Camozzi e Giuseppe Taini – per sondare la disponibilità ad avviare un tavolo di confronto con il Comune”
