Brescia si conferma un laboratorio di sostenibilità con un data center che fornisce calore. È stato inaugurato oggi nella centrale Lamarmora il primo impianto italiano con raffreddamento a liquido collegato al teleriscaldamento, capace di trasformare il calore prodotto dai server in energia utile per le case. Il progetto, firmato da A2A insieme alla società francese Qarnot, rappresenta una novità assoluta.

Grazie a questa tecnologia, l’energia termica generata dal data center viene recuperata a 65°C e immessa direttamente nella rete cittadina di teleriscaldamento, senza l’uso di fonti fossili. A regime si prevede una produzione annua di 16 GWh di calore pulito, sufficiente per riscaldare circa 1.350 appartamenti, evitando l’emissione di 3.500 tonnellate di CO2 all’anno.

Alla cerimonia erano presenti la sindaca di Brescia Laura Castelletti, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini e il CEO di Qarnot Paul Benoit. Castelletti ha definito Brescia “una città laboratorio per la transizione ecologica”, mentre A2A ha sottolineato il potenziale di questa tecnologia per contribuire in modo concreto alla decarbonizzazione urbana.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio piano di A2A per rendere il teleriscaldamento sempre più sostenibile: già oggi, l’83% del calore distribuito a Brescia proviene da fonti non fossili. Con l’integrazione del “calore digitale” dei data center, questa percentuale è destinata a crescere.