Siamo (quasi) al giro di boa. Anticipato di un turno, è vero, ma solo momentaneamente. Lo stop è stato deciso per la situazione pandemica, che ha fatto votare all’Assemblea di Lega Serie B il rinvio delle ultime due partite dell’anno (l’ultima del girone di andata e la prima di quello di ritorno), non senza polemiche da parte dei tifosi della Curva Nord bresciana.

Fatto sta che si riprenderà il 15 di gennaio, con l’anno nuovo ormai iniziato. Dunque proviamo a vedere un po’ di statistiche della prima metà di stagione, “dando i numeri” principali delle Rondinelle.

Il Brescia è arrivato alla pausa natalizia con il secondo posto in classifica, raggiunto dopo 18 partite. I punti raccolti dalla Leonessa sono 34, accumulati con lo score di 10 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. I gol fatti in questa prima metà di torneo sono 30, contro i 20 subiti (quindi con una differenza gol di +10). Le Rondinelle nelle ultime nove partite hanno collezionato 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.

“Diamo i numeri”

Curiosando le varie statistiche bresciane sull’App ‘SofaScore’ si nota subito che la squadra di mister Inzaghi è finora la seconda miglior squadra del campionato, con una media voto di 6.91 (dietro al Lecce con 6.94 e davanti al Como con 6.90). Inoltre le Rondinelle sono al momento il miglior attacco in cadetteria (30 gol, appunto).

Gli esperti di ‘SofaScore’ mostrano anche che il Brescia è la seconda squadra, alla pari con il Lecce a quota 39, nel torneo per grandi occasioni create (primo il Como a 41). Secondo l’App, la formazione di Super Pippo è prima anche nel dato dei contrasti a partita (17.2) davanti a Cosenza (17.1) e Ascoli (16.4); oltre che la terza in categoria per salvataggi a partita (19.7), dietro a Ternana (21.2) e Ascoli (20.2).

Heatmap stagionale

Questi dati dimostrano come la formazione bresciana sia una squadra votata all’attacco, che cerca il possesso palla in verticale, innestando subito gli uomini che raccordano il gioco tra il centrocampo e la trequarti per inventare la giocata.

La dimostrazione delle statistiche complessive sopra riportate si trova andando a verificare le heatmap (mappature delle zone di movimento all’interno del terreno di gioco) stagionali dei giocatori titolari, o di chi ha fatto più minuti in campo. Infatti, si nota come i giocatori dalla cintola della squadra in su, compresi i centravanti, giochino spesso da raccordo tra la mediana e l’attacco; andando a occupare la zona della trequarti, sia a destra che a sinistra, ma meno in centro.

Calciatori come Bertagnoli, Leris, Jagiello, Tramonì, Palacio, e anche gli stessi Moreo e Bajic, si muovono molto (quasi spesso) attorno all’aera di rigore avversaria, per cercare di arrivarci attraverso il gioco e gli inserimenti dei centrocampisti o dei terzini.

Le fonti di gioco

I principali giocatori dai quali passa la manovra bresciana – sempre secondo le heatmap di ‘SofaScore’ – sono Van de Looi, Leris e Pajac (quest’ultimo di gran lunga uno dei fattori della squadra di Inzaghi, sia nel bene che nel male, poiché “si prende il rischio”, la responsabilità, della giocata). E poi un dato interessante: fra i tre giocatori che che hanno all’attivo più passaggi riusciti a partita ci sono due difensori (Cistana con 42.0, l’84%, e Mateju con 39.6, l’85%), e poi un centrocampista (appunto Van de Looi con 41.1, l’83%).

Secondo gli esperti dell’App, sono infatti proprio Pajac (21.1 e terzo in categoria), Leris (15.9) e Van de Looi (10.7) gli uomini bresciani con il maggior numero di possessi persi a partita, essendo le fonti di gioco principali: uno come ala aggiunta, un regista laterale (primo per passaggi decisivi a partita in Serie B con 2.2, e terzo in cadetteria come grandi opportunità create con le 6 all’attivo – è il primo in casa Rondinelle -); uno come uomo di raccordo tra linea difensiva e mediana, e la trequarti, dove poi diventa il calciatore di rottura sulla destra (alla pari con Tramonì che agisce a sinistra, dal centrocampo fino alla trequarti per creare superiorità numerica); e l’ultimo come regista e vero faro del centrocampo.

Da segnalare anche dati importanti delle heatmap per Bisoli, Bertagnoli e Palacio. Il primo è colui che aiuta in copertura, con “la licenza di buttarsi in avanti” solo quando serve; il secondo è il “tuttocampista” della squadra, svaria da destra a sinistra – soprattutto sulle fasce – in tutte le zone del terreno (tranne nelle due aree di rigore); il terzo è l’uomo di classe, il regista avanzato che fa anche la punta, l’ala che gioca prevalentemente a sinistra tra la trequarti e il fondo campo avversario.

Ultimo punto, spesso non considerato come importante, invece fondamentale per lo stile di gioco della squadra di mister Inzaghi: le heatmap dei difensori centrali bresciani (Cistana, Chancellor e Mangraviti) dimostrano che pressano alto, arrivando fino alla linea di metà campo per seguire, o anticipare, i giocatori offensivi avversari. I terzini allo stesso (Pajac e Mateju): giocano all’attacco e sfruttano tutta la fascia arrivando fino alla riga di fondo opposta, creando situazioni di gioco con più varianti.

Gli uomini chiave

Secondo ‘SofaScore’ uno degli uomini più importanti della rosa di Pippo Inzaghi è sicuramente Pajac. Ben 5 assist finora per lui, e un gol, che lo porta a essere il secondo (a pari merito con Palacio) nella statistica “gol+assist” (il primo è Bajic con 7, tre gol e quattro assist). Il croato ha una valutazione media di 7.09, ha tirato più punizioni di tutti in squadra (tre, senza mai trovare la rete però), e come detto sopra ha dalla sua i dati sulla heatmap, sul possesso palla, sulle grandi occasioni create e sui passaggi decisivi.

Gli altri uomini chiave, stando a quanto riportano gli esperti dell’App di risultati e statistica, sono: Joronen, Mangraviti, Chancellor, Van de Looi, Leris, Mateju, Cistana, Bertagnoli, Bisoli, Tramonì, Palacio, Moreo, Jagiello e anche Bajic.

Senza dimenticare tutti i componenti della rosa bresciana, si può tranquillamente affermare che il Brescia è squadra che gioca a calcio, con uno stile proprio. Tutti sono partecipi nel creare gioco per i compagni, coinvolgendosi tutti, ma sempre in verticale, verso la porta avversaria.

I dati “freddi”

Gol: Moreo 5, Bertagnoli 3, Tramonì 3, Palacio 3, Bajic 3;

Assist: Pajac 5, Bajic 4, Leris 3 e Palacio 3;

Gol + Assist: Bajic 7, Palacio 6 e Pajac 6;

Frequenza di reti segnate (in minuti): Moreo 181, Spalek 190, Bajic 246;

Grandi occasioni da rete mancate: Leris 6 (secondo in cadetteria), Tramonì 3 e Palacio 2;

Grandi opportunità create: Pajac 6 (terzo in Serie B), Tramonì 6 e Leris 5;

Recuperi a partita: Cistana 1.7, Mateju 1.2 e Bisoli 1.0;

Salvataggi a partita: Chancellor 4.6, Cistana 3.2 e Mangraviti 3.1;

Cartellini gialli: Van de Looi 5, Pajac 4 e Cistana 4;

Valutazione media: Chancellor 7.14, Pajac 7.09 e Cistana 7.06.