Gli inquirenti hanno confermato, “con ragionevole certezza”, l’identità. È stato ritrovato senza vita nella mattinata di mercoledì 25 giugno il corpo di Matteo Formenti, 37 anni, bagnino della piscina “Tintarella di Luna” di Castrezzato, scomparso da lunedì. L’uomo, secondo quanto riferiscono i Carabinieri dopo i primi rilievi, si sarebbe tolto la vita. Domenica gli era stato sequestrato il cellulare per l’indagine sulla morte del piccolo Michael, 4 anni, annegato venerdì scorso mentre si trovava in piscina con il padre. Il bambino era spirato domenica all’ospedale di Bergamo.
Il corpo è stato notato da due escursionisti attorno alle 11.30 in via Cappuccini, a Cologne, in un’area boscosa ai piedi del Monte Orfano. I due stavano passeggiando tra i sentieri quando si sono imbattuti nel cadavere, che – secondo le prime indiscrezioni al momento senza conferma – avrebbe avuto un sacchetto di plastica sulla testa e le mani legate.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del fuoco e i sanitari del 118. Saranno ora gli esami medico-legali e le indagini coordinate dalla Procura a fare chiarezza sulle cause del decesso.
La scomparsa di Matteo Formenti aveva destato grande preoccupazione fin da lunedì. L’uomo avrebbe detto alla madre di essere diretto al lavoro. Da quel momento però, di lui si erano perse le tracce: il telefono risultava spento e non si era presentato in piscina. La madre ha denunciato la scomparsa martedì.
Anche il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, nella serata di martedì aveva lanciato un appello via social invitando la cittadinanza a collaborare nelle ricerche.
Ora l’intera vicenda assume contorni se possibile ancora più drammatici. Da una parte la morte di un bambino di soli quattro anni, ancora al vaglio degli inquirenti per accertare eventuali responsabilità, dall’altra quella di un uomo coinvolto direttamente nei fatti e forse scosso da quanto accaduto.