A poco più di 24 ore dal “game over” del Brescia Calcio, dal disinteresse, in primis, di Massimo Cellino, padre e padrone della Società, Andrea Erranti, nello staff commerciale di Brescia Calcio, oltre che noto imprenditore cittadino e tifoso del Brescia, si abbandona ad un’amara riflessione.
“Con profonda delusione e tanta rabbia – scrive Erranti in una nota – assisto al fallimento sportivo del Brescia Calcio. Una società gloriosa, simbolo di una città intera, lasciata andare alla deriva nel silenzio assordante di chi avrebbe potuto — e dovuto — fare qualcosa.
Io, nel mio piccolo, ci ho provato. Ho messo faccia, tempo, risorse ed entusiasmo. Ma da solo non bastava. Se anche solo una parte degli imprenditori bresciani, molti dei quali con mezzi ben più solidi dei miei, avesse avuto il coraggio e l’orgoglio di mettersi in gioco, oggi potremmo parlare di un progetto ambizioso, di una squadra che guarda all’Europa.
E invece niente. Solo disinteresse, calcoli, paura.
Fa male vedere il Brescia trattato come un fastidio da evitare, invece che come un patrimonio da difendere.
Oggi – sottolinea Erranti – paghiamo il prezzo dell’indifferenza. Con il cuore ferito, ma ancora pieno d’amore: Forza Brescia. Sempre.”