È una storia molto parcolare quella delle 18 famiglie che vivono in via Temistocle Lovatini a Brescia, sopra il borgo di Sant’Eufemia. Un gruppetto di case all’apparenza ameno, che pure essendo in città gode del fascino e della natura di un antico abitato contadino.

Così descritto potrebbe sembrare un sogno, peccato che la via sia esclusivamente pedonale e che per arrivarci si debbano percorrere sessantuno ripidi scalini. Una variabile destinata a ripecuotersi su tutte le azioni della vita quotidiana: fare la spesa, esporre i contenitori della raccolta differenziata, andare a comprare il pane, uscire per una semplice passeggiata. Ogni volta sono 61 ripidi scalini ad andare e 61 ripidi scalini per tornare.

Ci sono poi i casi eccezionali. La consegna a casa di un elettrodomestico o di un mobile (ad esempio un divano) diventa un’impresa con le società che si rifiutano oppure chiedono non essere più richiamate in futuro. Il soccorso di una persona che sta male, con gli operatori del 118 costretti a trasportare una persona in barella in condizioni al limite, tanto che in passato si è dovuto richiedere il supporto dei Vigili del Fuoco con tutti i disagi che ne conseguono e il ritardo delle cure mediche.

Se poi ci si aggiunge che l’età media di chi vive lassù si sta alzando sempre di più, si capisce che una soluzione sarebbe più che mai auspicabile. Anche perché se si vogliono dimenticare le scale, c’è il secondo problema legato al parcheggio quasi introvabile nei dintorni. A poco sono serviti i posteggi realizzati ai piedi della scalinata che sono pubblici e che a breve si ridurranno per l’arrivo di una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici.

Per tutti questi motivi il centrodestra in Loggia ha voluto riaccendere i riflettori sul disagio di queste famiglie depositando un’interrogazione che sarà discussa a settembre. La richiesta è quella di trovare una soluzione definitiva, dopo decenni in cui a più riprese si è provato a dare a queste persone una risposta senza successo. Si era infatti parlato di una strada, ma anche di un’ascensore montacarichi, si sono visti i progetti ma mai un mattone.