Il D’Annunzio di Montichiari continua a restare un problema per la Save, la società che gestisce il polo aeroportuale del Nord-est. A tre anni dall’insediamento della società veneziana avvenuto il 13 marzo del 2016 poco o nulla è cambiato.

Le idee sono rimaste sulla carta: da allora niente è stato fatto e il D’Annunzio è l’unico del quartetto di aeroporti del Nord-est a restare col segno meno. I dati forniti ieri dalla medesima Save dicono che lo scalo bresciano è l’unico a segnare un bilancio negativo con 24.545 tonnellate di cargo nel 2018, che fanno il 29.4 per cento in meno rispetto all’anno prima.

Fortunatamente in soccorso è arrivata l’attività di Poste Italiane la quale ha movimentato 16.987 tonnellate di posta, in crescita di due punti e mezzo sul 2017, e negli ultimi mesi del 2018 Dhl ha avviato una serie di voli.

Paragonato ai numeri degli altri scali il Catullo è in forte ribasso: il Marco Polo lo scorso 21 dicembre ha raggiunto il nuovo traguardo di undici milioni di passeggeri, Treviso ha fatto un più 9.7 per oltre 3,3 milioni di passeggeri,con il Catullo cresciuto dell’11,6 per cento rispetto al 2017, con un totale di 3.459.807 passeggeri.