176 nuovi treni regionali sarebbero in arrivo, progressivamente dal prossimo anno. Parola dell’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Maria Terzi

“La Regione Lombardia – ha detto l’assessore – ha messo in campo 1,6 miliardi di euro per acquistare 176 treni nuovi che inizieranno progressivamente a entrare in servizio dall’inizio del prossimo anno. Saranno distribuiti gradualmente in tutte le zone della Lombardia, considerati i tempi tecnici che prevedono l’immissione sulle linee di due convogli al mese”.

I criteri che regolano la distribuzione dei nuovi treni – precisa Terzi – sono di natura squisitamente tecnica, quindi oggettiva. E nella pratica: Numero di posti offerti; Linee su cui è in circolazione il materiale più vecchio, Linee che necessitano di incremento performance, Omogeneità del materiale rotabile sulle singole linee

“I parametri – ha aggiunto Terzi – sono stati proposti dai tecnici della Regione Lombardia e condivisi con Trenord e sono appunto di natura oggettiva, certo non politica. Non è possibile, per esempio, mettere treni a media capacità su linee ad alta frequentazione o viceversa. Come non è possibile aggiunge l’assessor , mettere treni elettrici su linee non elettrificate o viceversa. L’obiettivo inoltre è intervenire laddove i disagi dipendono in misura maggiore dalla qualità del materiale rotabile”.
E poi la stoccata allo Stato, “Mentre Regione investe per comprare i treni nuovi, lo Stato centrale latita. E c’è il problema del materiale rotabile vecchio e inadeguato fornito dalla società statale Trenitalia, che possiede Trenord al 50%. La flotta statale ha 32 anni di media con punte di 45 anni, quella conferita da Regione ha 9 anni di media. Convogli vecchi significa maggiore probabilità di disservizi. E Terzi conferma che l’80% dei guasti ai treni di Trenord riguarda proprio la flotta conferita da Trenitalia.