A quasi nove mesi di distanza dalla sua morte, Brescia ricorda Michela Murgia e ha deciso di farlo con la rassegna “Il maggio di Michela Murgia”. La rassegna è organizzata, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Brescia, da realtà femministe del territorio che credono nella bellezza del fare rete: Progetto GAPP (Gender in Action for Politics and Public Policies), Festival Open Up, Purple Square Brescia, CFS (Coordinamento Formazione Scuole e Territorio su differenze di genere – identità – orientamenti), Oltre il Ponte APS e Se non ora quando?

I temi trattati sono stati scelti in funzione di alcuni dei suoi libri più significativi: si parlerà di lavoro e precarietà, di femminismi e cristianesimo, di fine vita, di famiglie queer, della parola delle donne.

Il programma

Il primo evento è in programma sabato 4 maggio dalle 17 in Largo Formentone (o Portico della Loggia in caso di pioggia). Si tratta di una lettura pubblica di brani tratti dal libro di Michela Murgia “Stai zitta!”. Come diceva la scrittrice, parlare per una donna è ancora un atto sovversivo. Per questo le promotrici hanno deciso di prendere la parola, collettivamente, nello spazio pubblico.

Venerdì 10 maggio alle 18.45 alla Cascina Parco Gallo si parlerà di lavoro a partire da “Il Mondo deve sapere”, la prima opera di Michela Murgia. Erano i primi anni duemila e Murgia decise di raccontare in un blog la sua esperienza da telefonista in un call center. Di questo e delle evoluzioni – o involuzioni – che ha subìto il mondo del lavoro negli ultimi vent’anni se ne parlerà con la sociologa Francesca Coin, autrice del testo “Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita”, e alcuni rappresentati di collettivi di lavoratori e lavoratrici.

Giovedì 16 maggio, nello spazio eventi Der Mast si terrà il concerto del Coro Clandestino diretto da Emanuela Pangrazio, “Con Michela in parole e in musica”.

Lunedì 20 maggio, alle 20.30, nella chiesa di San Giorgio, si terrà l’incontro “Femminismi e Cristianesimo. La parola alle teologhe” durante il quale interverranno Selene Zorzi, Coordinamento Teologhe Italiane, docente di Teologia spirituale, ISSR di Verona, e Laura Testa, pastora della Chiesa evangelica Valdese di Verona. Come si può essere femminista e persino attivista quando si ha fede nel Dio in nome del quale si inginocchia un sistema religioso così patriarcale e inflessibile al cambiamento culturale? Il dibattito si svilupperà a partire da questa domanda che Michela Murgia si pone nella sua opera ‘God save the queer.’

Venerdì 24 maggio alle 18.30 al teatro Idra (MOCA via Moretto 78) discussione sul fine vita con Chiara Lalli, bioeticista e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni. Michela Murgia aveva trattato del fine vita nel suo primo romanzo “Accabadora”, che narra la storia di una professione antica, quella di colei che aiuta le anime ad andare nell’Aldilà. Ma ha dovuto occuparsi di fine vita anche in prima persona e ne ha scritto in “Tre ciotole”, ultimo libro a uscire quando era ancora viva, rivendicando la sua libertà di scelta fino alla fine.

La rassegna si concluderà il lunedì 3 giugno, giorno del compleanno di Michela Murgia. L’appuntamento è al cinema Nuovo Eden in via Bixio 9 alle 18.30 per l’evento curato da Purple Square Brescia PER UNA NUOVA IDEA DI FAMIGLIA: FACCIAMO CASINO!

Michela Murgia non ha potuto presentare al pubblico il suo libro “Dare La Vita”, un libro che avrebbe voluto scrivere in sei mesi e che invece si è ritrovata a chiudere in meno di sei settimane. “Dare la vita” affronta uno dei temi dominanti della produzione letteraria di Murgia: la maternità che sia essa biologica, sociale o per filiazione d’anima e di conseguenza anche la famiglia, una famiglia che non per forza nasce da legami di sangue ma per scelta, strutturata da rapporti di affidabilità, e che ha definito (lanciando una sfida alle definizioni) queer. Ci saranno testimonianze di famiglie queer, dibattiti, letture. La serata sarà accompagnata in musica dal cantautore Alessandro Sipolo.

Ad ogni conferenza, attori e attrici del teatro Dioniso leggeranno degli estratti dei libri di Michela Murgia legati al tema della serata. In questo modo, il linguaggio delle emozioni accompagnerà quello della discussione teorica, elementi che Michela Murgia ha sempre saputo associare.