Un grande flashmob con 200 cartelli, uno per ogni giorno del presidio che dal lontano 9 agosto 2021 si trova in piazza Paolo VI davanti alla Prefettura. Così gli attivisti hanno voluto celebrare questo traguardo della loro lotta contro la decisione di costruire i depuratori del Garda bresciano sul fiume Chiese. Traguardo dolcemaro perché da un lato rappresenta un grandissimo sforzo concretizzatosi giorni dopo giorno, ma dall’altro sancisce di come non si sia ottenuto l’effetto sperato.

200 giorni di presidio che segnano anche al ritorno dell’attività completa dopo un breve stop alle varie iniziative a causa dell’inverno e della quarta ondata del covid.

La volontà, espressa più volte anche quest’oggi dai presidianti, è quella di non mollare. Di procedere a oltranza visto che anche dopo l’avvicendamento in Broletto fra Visconti e Laganà la decisione sembra sempre essere quella.

Rinnovata, dopo la veglia di giovedì, la solidarietà al popolo ucraino in questi giorni che hanno segnato l’avvio della guerra con l’invasione russa. La cerimonia si è infatti aperta con un minuto di silenzio, ma poi si è lasciato spazio agli interventi degli attivisti e anche a un po’ di musica, come ha detto Raffaella Giubellini, cuore di ogni rivoluzione.