l'esito della votazione

Non passa in Consiglio provinciale la mozione che chiedeva di intitolare un immobile di proprietà della Provincia a Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un commando di estrema sinistra.

La proposta, avanzata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Daniele Mannatrizio e Tommaso Brognoli, ha raccolto 8 voti favorevoli, tutti dalla maggioranza. Insufficienti, però, per raggiungere il numero legale necessario all’approvazione: l’aula, composta da 16 consiglieri più il presidente Moraschini, si è trovata spaccata.

La minoranza ha scelto di abbandonare i lavori dopo interventi eloquenti dei consiglieri Aurora (che ha letto una lunga lettera firmata da numerose associazioni politiche, sindacali e partigiane), Curcio e Capra. Stessa scelta per il leghista Agostino Damiolini, consigliere di maggioranza, che ha fatto mancare il numero legale.

A pesare anche l’assenza, annunciata da tempo, della consigliera di Lombardia Ideale Laura Trecani. Il risultato è che la maggioranza non ha avuto i numeri per far passare la mozione, che si è quindi arenata.

La nota di FDI

A seguito della mancata approvazione, Fratelli d’Italia ha rilasciato una nota con le dichiarazioni del segretario provinciale Zarneri e dei due Consiglieri firmatari, pur senza citare il mancato voto dell’alleato leghista:

Nel corso della seduta odierna del Consiglio Provinciale di Brescia, al momento della votazione della mozione per l’intitolazione di un luogo pubblico alla memoria di Sergio Ramelli, i rappresentanti delle sinistre hanno abbandonato l’aula, facendo mancare il numero legale e sottraendosi deliberatamente al confronto e alla responsabilità del voto.

Diego Zarneri, Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia, ha espresso ferma condanna per quanto accaduto:
“Ancora una volta, la sinistra dimostra di non sapersi liberare da schemi ideologici che appartengono al passato. Di fronte a una mozione che chiede solo di ricordare una giovane vittima della violenza politica, la scelta di lasciare l’aula è un gesto di chiusura, di parte, che offende il senso stesso delle istituzioni. Sergio Ramelli non è un simbolo di parte, ma un ragazzo ucciso per aver espresso liberamente le sue opinioni. Chi non riesce neanche a votare su questo, dimostra di non credere nella memoria come patrimonio condiviso”.

Tommaso Brognoli, primo firmatario della mozione, ha aggiunto:
“Chi si nasconde dietro l’uscita dall’aula lo fa per evitare il coraggio di una scelta. Non hanno avuto nemmeno la correttezza istituzionale di confrontarsi apertamente su un atto che non chiedeva adesioni ideologiche, ma un semplice gesto di verità e giustizia. La sinistra ha perso un’occasione per dimostrare maturità democratica”.

Il Capogruppo FDI, Daniele Mannatrizio ha poi chiarito che “Per garantire comunque l’approvazione della mozione, verrà convocato un Consiglio Provinciale straordinario per lunedì prossimo, 4 agosto, a dimostrazione della ferma volontà politica di portare a compimento un atto di memoria e di civiltà”.

“Non ci faremo intimidire da chi continua a dividere anche sul ricordo di un ragazzo assassinato. Sergio Ramelli merita rispetto, e lunedì quel rispetto troverà finalmente la forma istituzionale che gli è dovuta”, ha concluso Zarneri.