Moravia con un brano tratto da “Gli Indifferenti” e Salvatore Quasimodo con “Alla nuova luna”. Sono due delle sette tracce – riferisce la piattaforma specializzata Skuola.net – della prima prova di italiano degli esami di Maturità. Per quanto riguarda il testo argomentativo, una delle tracce riporta uno scritto di Piero Angela, tratto dal libro “Dieci cose che ho imparato”. Una delle tracce sarebbe poi incentrata su un brano di Oriana Fallaci, tratto dal libro “Intervista con la storia” e ancora un testo argomentativo è di carattere storico e prende spunto dal libro “L’idea di Nazione” di Federico Chabod.

Secondo il sito uno dei temi di attualità parte da un articolo del giornalista Marco Belpoliti, dal titolo “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp”, pubblicato su “La Repubblica” nel 2018. Una delle tracce di attualità richiama una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invita a reintrodurre le prove scritte alla Maturità. Lettera scritta durante il periodo pandemico.

Per il 2023, la percentuale di ammessi è stata del 96,4 per cento, che corrisponde a oltre 500 mila studenti, mentre la Sardegna è la regione che ha registrato il record di non ammessi con una percentuale pari all’8,2 per cento. Superata la fase dell’emergenza sanitaria, l’esame torna alla normalità, cioè a quanto previsto dalle norme in vigore: ci sono due prove scritte a carattere nazionale decise dal ministero e un colloquio. Ci sono poi come sempre commissari interni ed esterni.

La prima prova

La prova scritta è volta ad accertare sia la padronanza della lingua italiana sia le capacità espressive e critiche degli studenti. Le modalità sono identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore. I candidati possono scegliere, in base alla loro preparazione e propensione, tra tipologie e tematiche diverse in un ventaglio di sette tracce: ambito artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.

La seconda prova e gli istituti professionali di nuovo ordinamento
La seconda prova, in programma per domani, riguarda una o più discipline che caratterizzano il corso di studi. Torna ad essere una prova nazionale mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni. Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova il ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo a punto un apposito motore di ricerca.

Per gli istituti professionali di nuovo ordinamento, istituiti con dlgs 61/2017, la seconda prova non è centrata sulle discipline, ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo. Si tratta cioè di un’unica prova integrata in cui il ministero fornisce la “cornice nazionale generale di riferimento” e le commissioni poi “costruiscono” le tracce declinando le indicazioni ministeriali secondo lo specifico percorso formativo dell’istituto.

La prova orale

Il colloquio ha una funzione interdisciplinare: la commissione valuta cioè sia la capacità dello studente di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il suo profilo educativo e culturale. Nell’ambito del colloquio il candidato espone, partendo da uno spunto iniziale come un’immagine, un breve testo o un video, una breve relazione o un elaborato multimediale, l’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta durante il percorso di studi.

La prova verrà svolta anche utilizzando la lingua straniera e riguarderà anche l’insegnamento di educazione civica. Seconda prova e colloquio valgono ciascuno fino a un massimo di venti punti.

“In bocca al lupo a tutti i ragazzi che affronteranno la Maturità – ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara che, ha sottolineato, sarà un vero esame di “maturità”. Un consiglio: affrontatelo senza timori e con serenità”. “L’Esame di Stato non è la prova finale, ha aggiunto, non è il giudizio divino. E i commissari non sono degli inquisitori, sanno che dovranno cercare di cogliere quel grado di maturazione che i ragazzi hanno saputo raggiungere: quanto hanno assimilato del percorso, soprattutto dell’ultimo anno”.

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