3 miliardi di investimenti per Brescia da qui al 2035, su un Piano Strategico che in totale spalma su dodici anni 22 milioni di euro. In più c’è un 2023 più che positivo con un dividendo in aumento del 6% e per il Comune di Brescia significa un assegno corposo di oltre 75 milioni rispetto ai quasi 71 dello scorso anno. Sono questi tutti i numeri di A2A presentati questa mattina a Milano, fra risultati 2023 e investimenti futuri in economia circolare e transizione energentica.

I risultati

Nel 2023 i Ricavi del Gruppo sono risultati pari a 14.758 milioni di euro, in contrazione del 36% rispetto all’anno precedente (23.156 milioni di euro). La variazione è sostanzialmente riconducibile per oltre l’80% al calo dei prezzi energetici e per la restante parte ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso parzialmente compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail. I costi operativi si sono attestati a 11.972 milioni di euro, in riduzione del 43% rispetto all’anno precedente.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.971 milioni di euro, in crescita del 32%, +473 milioni rispetto all’esercizio precedente (1.498 milioni di euro). Il Risultato Operativo Netto si attesta a 1.017 milioni di euro, +49% rispetto al 2022. L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 635 milioni di euro, in crescita del 67% rispetto all’anno precedente (380 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 659 milioni di euro in aumento di 258 milioni rispetto all’anno precedente (401 milioni di euro). Le poste straordinarie hanno interessato:

  • l’anno in esame per 24 milioni di euro, relativi prevalentemente all’effetto dell’affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell’avviamento delle società operanti nel settore delle energie rinnovabili;
  • l’anno precedente per complessivi 21 milioni di euro per l’effetto di plusvalenze, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM gas ritenuti non strategici) pari a 143 milioni di euro, parzialmente compensate dagli oneri per contributi straordinari sui risultati economici delle società energetiche previsti dai provvedimenti legislativi (DL Taglia Prezzi ex DL21/2022 e Contributo di solidarietà ex L.197/2022) pari a 122 milioni di euro.

Gli Investimenti effettuati nel 2023 sono stati pari a 1.376 milioni di euro (+11%, rispetto all’anno precedente) e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione elettricità a supporto di una progressiva elettrificazione dei consumi, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, allo sviluppo degli impianti di generazione, contribuendo all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale, al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del Gruppo.

Il Piano Strategico

Un piano di investimenti da 22 miliardi da qui al 2034, 12 anni di progetti che vanno oltre quelli già intavolati fino al 2030. Il Gruppo ha deciso di puntare sull’economia circolare e sulla transizione energetica.

Economia circolare

Nell’ambito dell’economia circolare, il Gruppo prevede circa 6 miliardi di euro di investimenti, destinati al trattamento e chiusura del ciclo dei rifiuti, al ciclo idrico integrato e al teleriscaldamento. A2A mira a rafforzare la propria leadership nazionale nel settore ambientale attraverso il potenziamento e la realizzazione di nuove infrastrutture per i rifiuti urbani e industriali, arrivando a trattarne oltre 7 milioni di tonnellate al 2035 (da 5,5 milioni nel 2023) grazie a circa 4 miliardi di nuovi investimenti. Al continuo impegno del Gruppo per azzerare il conferimento in discarica, si aggiunge l’obiettivo di favorire la chiusura del ciclo dei rifiuti con la loro trasformazione in prodotti End-ofWaste nelle filiere di legno, plastica, ceneri, vetro, carta e compost. Un’ulteriore linea di sviluppo del nuovo Piano riguarda il trattamento dei rifiuti industriali che, grazie a un nuovo modello commerciale e operativo integrato e digitalizzato, permetterà di incrementare il trattamento di tali rifiuti a 2,4 milioni di tonnellate a fine Piano (da 1,1 milioni di tonnellate nel 2023) grazie ad investimenti per circa 1,4 miliardi.

Elemento centrale nel nuovo Piano si conferma la tutela della risorsa idrica, su cui il Gruppo ha investito negli ultimi anni (130 euro per abitante servito nel 2023, circa il doppio della media italiana registrata nel biennio 2022-23). I 700 milioni di euro previsti in arco piano, porteranno la RAB e l’EBITDA del comparto rispettivamente a 1 miliardo di euro (da 0,5 miliardi di euro nel 2023) e a oltre 100 milioni di euro al 2035.

Transizione energetica

L’impegno di A2A per la Transizione energetica si concretizza con 16 miliardi di euro di investimenti per favorire l’elettrificazione dei consumi e lo sviluppo della rete di distribuzione elettrica, delle rinnovabili e dell’energia flessibile.

Nel comparto della distribuzione elettrica, A2A concretizzerà un’importante crescita dimensionale attraverso un’operazione straordinaria da ca. 1,2 miliardi di euro, per l’acquisizione di gran parte della rete della provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia: 17 mila chilometri di rete elettrica, su cui sono dislocati 800 mila POD e 60 cabine primarie. L’operazione risulta particolarmente strategica per il Gruppo, in quanto focalizzata su asset future-fit in linea con la Tassonomia UE, in territori contigui a quelli già gestiti e in cui è possibile attivare sinergie operative.

L’operazione permetterà, inoltre, di realizzare maggiori investimenti per circa 1,4 miliardi di euro entro il 2035 sulla rete di distribuzione elettrica. Questa acquisizione si inserisce nella strategia generale di sviluppo delle reti elettriche che prevede 4 miliardi di euro di CAPEX in arco piano, che permetterà ad A2A di generare 500 milioni di euro di EBITDA al 2035 e di consolidare il proprio posizionamento come secondo operatore italiano e tra i primi 20 in Europa per energia elettrica distribuita. Il nuovo perimetro delineato e gli 5 importanti investimenti associati consentiranno di accrescere la RAB da 1 miliardo di euro nel 2023 a 3,4 miliardi nel 2035.

Il Gruppo è impegnato anche nella decarbonizzazione dei trasporti, con circa 0,5 miliardi di euro di CAPEX per lo sviluppo della mobilità elettrica: la rete di ricarica crescerà da 2 mila punti nel 2023 a 34 mila nel 2035. La focalizzazione su location ad alto potenziale di saturazione e l’adozione di tecnologie evolute come le infrastrutture City Plug, consentiranno di raggiungere circa 200 milioni di euro di EBITDA in questo segmento al 2035.