Il bresciano Fabrizio Benzoni è il neo segretario regionale lombardo di Azione.

L’elezione ieri a Milano nel corso del Congresso che ha, di fatto, sancito, il via alla campagna elettorale per le amministrative e regionali di giugno 2024. “Ci aspettano sei mesi di grandissimo lavoro -ha esordito Benzoni-, non andiamo in vacanza”.

“AZIONE NON È UN PARTITO A ORE”

Il neo segretario si è soffermato sulla struttura e sulla natura di Azione. “L’orgoglio di avere così tanti giovani in Azione vuole dire che stiamo azzeccando le politiche e stiamo cercando di dare una risposta a quelli che sono i prossimi 30 anni. I giovani vanno valorizzati, non solo integrati -ha sottolineato Benzoni- io ho un direttivo che ha un’età media di 35 anni, un direttivo che ho condiviso con i segretari provinciali. Tutti mi hanno dato tanti giovani non perché c’è una quota giovani o una quota rosa me li hanno dati perché hanno voglia di investire su una classe dirigente che abbiamo e che deve crescere insieme a noi per imparare a fare politica. E finché noi abbiamo i giovani abbiamo la speranza di stare a cambiare questo Paese” .

E poi l’affondo sulle candidature. “Negli anni della mia trasgressione mia mamma -racconta Benzoni- diceva, questo non è un albergo. Ecco io penso che questo partito non sia un Hotel A Ore. Noi la classe dirigente ce l’abbiamo, è in questa stanza, è aperta a tutti, è aperta a chi crede in un progetto politico. Non è aperta a chi ha voglia di prendere un pulman per farsi eleggere e poi mollarci il giorno dopo”.

BOLKESTEIN SUI BALNEARI E TASSISTI

Benzoni, nel suo discorso, ha spaziato a 360 gradi. Dall’organizzazione del partito in vista delle prossime scadenze elettorali ai temi cari ad Azione, a partire dai balneari e tassisti per i quali il Governo dovrebbe applicare la direttiva europea Bolkestein. Direttiva che apre alla reale concorrenza nei settori.

BENZONI, UN PASSAGGIO DEL DISCORSO DA NEO SEGRETARIO REGIONALE