(Valerio Portelli/LaPresse)

Come sempre accade con il nuovo anno arrivano anche nuove regole e per il 2022 il menù offre una stretta sull’uso del contante. L’obiettivo è sempre quello: ridurre l’evasione fiscale e le transazioni in nero così come era stato (senza troppo successo) con lotteria degli scontrini e cashback.

La prima norma prevede un nuovo abbassamento del tetto per l’uso di contanti, la seconda sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici.

Per quanto riguarda il tetto sui contanti si torna sostanzialmente al 2011. La cifra massima sarà infatti di 999,99 euro e suprata questa soglia sarà necessario utilizzare metodi di pagamento tracciabili come ad esempio bonifici, assegni o carte. In caso di mancato rispetto sono previste sanzioni di due tipi da quella amministrativa pari al tetto stabilito (che aumenta in base al pagamento effettuato) alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate che poi effettuerà controlli antiriciclaggio.

La seconda norma non scatterà dal 2022 bensì dal 2023, ma se ne discuterà già da gennaio. Dopo il via libera di qualche giorno fa alla Camera infatti, con l’inizio del nuovo anno servirà anche l’assenso del Senato. Nel dettaglio basta poco per descrivere la legge: sarà sanzionato chi non accetta pagamenti bancomat di qualsiasi importo (anche minimo). Le multe adranno da un minimo di 30 euro a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione negata.

Come gli esercenti ben sanno già da anni vige l’obbligo di avere il Pos, ma non erano previste sanzioni per chi rifiutava una transazione. Allora a molti sarà capitato di trovare limiti posti arbitrariamente dai negozianti che potevano essere di 5 euro, ma anche fino a 25/30.